Giaccherini: "Inter o Milan? A fare paura è il Napoli"
Calcio
IN VIDEOCHAT. L'attaccante del Cesena ospite di Fayna: "Quella di Mazzarri è la squadra che mi ha impressionato di più. Sono nerazzurro, ma i 'cugini' vanno forte". Sul compagno di stanza Nagatomo: "Parliamo a gesti, ma a cibo si fa capire". VIDEO E FOTO
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Dribbling e velocità. Di Emanuele Giaccherini, attaccante tascabile del Cesena (è alto 167 cm), sapevamo soprattutto questo. Almeno fino ad oggi, fino a quando cioè il 26enne toscano di Talla (Arezzo) non è finito nelle "cybergrinfie" di Fayna per il consueto appuntamento settimanale con la videochat di Sky.it
Giaccherini non è sceso in campo nell'ultima giornata di campionato persa a San Siro contro il Milan, ma ha un' idea molto chiara dei rossoneri: "Peccato per la squalifica, dopo il recupero contro l'Inter sognavo di giocare nuovamente in quello stadio. Sono tifoso nerazzurro, ma la squadra di Allegri ora ha qualcosa in più. Però tra Inter e Milan dico Napoli, mi ha impressionato parecchio".
Tifoso interista, ma oramai talmente cesenate da escludere categoricamente un trasferimento dai rivali di sempre: "Giocare a Rimini? Mai! A Cesena sto bene, il mio contratto scade nel 2012 e presto ci sarà un incontro tra il mio procuratore e la società. Di certo non mi muovo fino a giugno".
E poi in Romagna si sta bene, anche con un compagno di stanza come il giapponese Nagatomo: "Difficile parlare quando le lingue sono così diverse. Ma andiamo avanti a gesti e lui si fa capire molto bene. Gli piacciono le donne italiane e la cucina italiana, questo non è stato difficile tradurlo...".
Nessun dubbio anche su come finirà la lotta salvezza che vede coinvolti i bianconeri: "Retrocedono Bari, Lecce e Brescia. Mica noi". Ora di Giaccherini sappiamo anche che non è scaramantico...
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Tifoso interista, ma oramai talmente cesenate da escludere categoricamente un trasferimento dai rivali di sempre: "Giocare a Rimini? Mai! A Cesena sto bene, il mio contratto scade nel 2012 e presto ci sarà un incontro tra il mio procuratore e la società. Di certo non mi muovo fino a giugno".
E poi in Romagna si sta bene, anche con un compagno di stanza come il giapponese Nagatomo: "Difficile parlare quando le lingue sono così diverse. Ma andiamo avanti a gesti e lui si fa capire molto bene. Gli piacciono le donne italiane e la cucina italiana, questo non è stato difficile tradurlo...".
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