Agnelli: "Lippi o Spalletti? Sento solo tante minchiate"
CalcioIl presidente della Juve duro in conferenza stampa: "Abbiamo una macchina da 170mln l'anno, qualcosa si è inceppato. Voglio vincere, il lavoro continua e sarà completato l'anno prossimo. Un giorno siamo forti, l'altro coglioni. Fiducia allo staff". VIDEO
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Lupo, altro che Agnelli - "Abbiamo massima fiducia nello staff tecnico e manageriale. Io voglio vincere, ma sapevamo che questo sarebbe stato un anno difficile". Andrea Agnelli, presidente della Juventus, prende la parola nel momento più critico della stagione bianconera. La squadra allenata da Gigi Del Neri, già fuori dall'Europa League, è reduce dall'eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia. "Abbiamo ritenuto doveroso essere qui a parlare della situazione della Juventus in questo momento. Vogliamo far arrivare un messaggio chiaro ai media e ai tifosi -dice Agnelli aprendo la conferenza stampa a cui partecipa anche il direttore generale bianconero Giuseppe Marotta-. Siamo qui per fare il punto, per spiegare dove siamo e dove vogliamo andare. Il resto sono chiacchiere".
Le minchiate... - "Abbiamo letto tante ipotesi. Mi ritrovo a leggere che arrivano Lippi e Spalletti. Vi dico che è una minchiata. Abbiamo massima fiducia in Del Neri e nello staff tecnico. Del Neri puo' stare tranquillo perche' sono tranquillo io. Sta facendo un lavoro egregio", dice il presidente. "Abbiamo bisogno di coerenza: non ci eravamo esaltati prima non ci deprimiamo ora -aggiunge riferendosi al rendimento della squadra, attualmente sesta in campionato-. I giocatori devono entrare in campo e dare tutto fino al 95'. Chiedo solo questo, poi a maggio faremo le nostre valutazioni. Abbiamo una macchina da 170 milioni l'anno e qualcosa s'è inceppato. Ma qui una settimana siamo da scudetto e l'altra dei coglioni.".
Una stagione fa - "Nella scorsa stagione sportiva ci sono stati tanti record negativi e questo ha fatto sì che la gestione finanziaria e patrimoniale sia delicata. Dobbiamo fare i conti con 3 fattori: la mancata qualificazione alla Champions League, il progetto dello stadio e la centralizzazione dei diritti televisivi", spiega Agnelli.
Delneri fa il duro - "Non mi rimprovero assolutamente nulla". E' la sintesi di Gigi Del Neri di questa delicata fase della stagione della Juventus che culmina domani in una delicatissima sfida con l'Udinese. "Non ci sentiamo fuori da tutto - ribadisce il tecnico bianconero - siamo solo a tre punti dalla Roma di cui si dice, insieme alla Lazio che sta disputando un campionato stratosferico. Allora vuol dire che lo è anche il nostro". Per la gara con l'Udinese niente da fare per Pepe, Motta e Amauri, Iaquinta è incerto fino all'ultimo a causa di un problema la ginocchio.
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Le minchiate... - "Abbiamo letto tante ipotesi. Mi ritrovo a leggere che arrivano Lippi e Spalletti. Vi dico che è una minchiata. Abbiamo massima fiducia in Del Neri e nello staff tecnico. Del Neri puo' stare tranquillo perche' sono tranquillo io. Sta facendo un lavoro egregio", dice il presidente. "Abbiamo bisogno di coerenza: non ci eravamo esaltati prima non ci deprimiamo ora -aggiunge riferendosi al rendimento della squadra, attualmente sesta in campionato-. I giocatori devono entrare in campo e dare tutto fino al 95'. Chiedo solo questo, poi a maggio faremo le nostre valutazioni. Abbiamo una macchina da 170 milioni l'anno e qualcosa s'è inceppato. Ma qui una settimana siamo da scudetto e l'altra dei coglioni.".
Una stagione fa - "Nella scorsa stagione sportiva ci sono stati tanti record negativi e questo ha fatto sì che la gestione finanziaria e patrimoniale sia delicata. Dobbiamo fare i conti con 3 fattori: la mancata qualificazione alla Champions League, il progetto dello stadio e la centralizzazione dei diritti televisivi", spiega Agnelli.
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