L'organo di giustizia del Coni ha così giudicato il quesito procedurale sulla titolarità della radiazione dell'ex dg bianconero: "Impossibile dare pareri su controversie in essere o per le quali si possa fare ricorso alla Corte stessa"
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L'Alta Corte di giustizia del Coni ha giudicato "inammissibile" il quesito procedurale presentato dalla Federcalcio sulla titolarità della radiazione di 42 tesserati, tra i quali Luciano Moggi. "Non possiamo dare pareri - è in sintesi il responso della Corte - su controversie per le quali ci sia una procedura avanti a organi della giustizia sportiva o in ordine alla quale vi sia la possibilità di ricorrere alla stessa Alta Corte". Il quesito posto dalla federcalcio all'Alta Corte di Giustizia sportiva riguardava in particolare l'iter procedurale al quale è tenuta la stessa federazione nei casi di radiazione. Con la sentenza emessa dell'Alta Corte del Coni dunque la 'palla avvelenata' delle 42 radiazioni torna alla Figc.
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L'Alta Corte di giustizia del Coni ha giudicato "inammissibile" il quesito procedurale presentato dalla Federcalcio sulla titolarità della radiazione di 42 tesserati, tra i quali Luciano Moggi. "Non possiamo dare pareri - è in sintesi il responso della Corte - su controversie per le quali ci sia una procedura avanti a organi della giustizia sportiva o in ordine alla quale vi sia la possibilità di ricorrere alla stessa Alta Corte". Il quesito posto dalla federcalcio all'Alta Corte di Giustizia sportiva riguardava in particolare l'iter procedurale al quale è tenuta la stessa federazione nei casi di radiazione. Con la sentenza emessa dell'Alta Corte del Coni dunque la 'palla avvelenata' delle 42 radiazioni torna alla Figc.
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