Chivu, l'Inter accetta le 4 giornate di squalifica

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Il giudice sportivo non fa sconti al rumeno dopo il pugno a Marco Rossi e l'Inter non fa ricorso. Decisiva la prova tv. Moratti: "Christian è un buono. Ci scusiamo anche noi, non era mai capitata una cosa del genere". GUARDA LE FOTO E I VIDEO

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Chivu il boxeur: la sequenza del pugno a Rossi. GUARDA LE FOTO

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L'Inter non proporrà ricorso contro la squalifica di quattro giornate inflitta a Cristian Chivu che, a quanto si apprende, nelle ultime ore ha parlato anche con il presidente Massimo Moratti per chiedere scusa del suo comportamento nella partita di ieri contro il Bari. "La società - si legge in una nota sul sito - ha apprezzato la sincerità con la quale Cristian Chivu ha chiesto scusa a tutti dopo l'episodio del secondo tempo di Bari-Inter. Nonostante la gravità della sanzione inflitta, F.C. Internazionale non proporrà ricorso, così accettando le decisioni del Giudice Sportivo".

La sentenza - Cristian Chivu è stato squalificato per quattro giornate. Il romeno dell'Inter, fermato dal giudice sportivo con la prova tv, paga il pugno rifilato a Marco Rossi del Bari durante il match giocato ieri al San Nicola e vinto dai  nerazzurri per 3-0. Le immagini televisive, spiega il giudice Gianpaolo Tosel nelle motivazioni, "documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore nero-azzurro, nell'area di rigore barese  particolarmente affollata per l'esecuzione di un calcio di punizione, affiancava il calciatore Rossi e, con un repentino movimento del braccio destro, lo colpiva con un pugno al volto, facendolo cadere  dolorante al suolo".

"L'Arbitro - si legge ancora nelle motivazioni- non adottava alcun provvedimento disciplinare in quanto la sua attenzione, come  dichiarato su richiesta di questo Ufficio a mezzo e-mail pervenuta  alle ore 12.14 odierne, era concentrata in altra direzione. Il gesto del calciatore interista, del tutto avulso dall'azione di giuoco,  palesemente intenzionale e potenzialmente lesivo per l'energia  impressa e la delicata zona del corpo colpita, integra,  nell'esclusione di ogni ragionevole dubbio, gli estremi di quella  'condotta violenta', che rende ammissibile la 'prova televisiva'".

La difesa di Moratti - Il presidente dell'Inter Massimo Moratti, all'entrata negli uffici della Saras, ha parlato del pugno di Chivu nei confronti di Rossi. "Ci dispiace molto - ha detto il patron nerazzurro - ci dispiace per Marco Rossi, ci scusiamo anche noi insieme a Chivu e ci dispiace anche per lui perché è la prima volta che capita una cosa del genere. Chivu è un ragazzo buonissimo e lo ha dimostrato poi alla fine della partita chiedendo scusa. Ripeto, ci dispiace molto, è stato una specie di raptus che neanche lui sa come giustificare".



Con Leonardo sono arrivate 6 vittorie nella prime 7 partite del 2011. Moratti commenta: "Ci contavo che facesse bene, adesso spero che vada avanti così. Con il tridente spesso è capitato che pur mettendo in campo dall'inizio tre o quattro attaccanti, non si facesse niente. La squadra era un po' schiacciata, avevano dei compiti diversi, quindi involontariamente non è venuto bene, anche perché per qualche giocatore l'Inter è qualche cosa di nuovo, come per Pazzini ad esempio. Quindi, non era facile trovare subito il meccanismo. Il tridente non è da bocciare, ma nello stesso tempo è stato più utile giocare poi diversamente. Se si può parlare di derby scudetto? Direi che è abbastanza prematuro. Se fossi del Milan avrei paura dell'Inter? Beh, tutte le squadre hanno paura delle altre, però ognuno fa il campionato su se stesso. Il Milan è avanti di qualche punto, può godere ancora del suo vantaggio...".

Il pensiero di Marco Rossi - "Abbiamo giocato alla pari contro l'Inter, ma resta l'amarezza per una sconfitta, al di là del pugno". Marco Rossi, intervenuto a Radio Sportiva, torna sull'episodio con Chivu: "Il rammarico è dettato dal fatto che se il fallo fosse stato sanzionato probabilmente la partita sarebbe cambiata - ha ribadito Rossi -. Brucia perché si è trattato di un episodio che avrebbe potuto cambiare il volto e le dinamiche della gara. E' accaduto tutto dopo una manciata di minuti nella ripresa: avessimo potuto sfruttare la superiorità numerica in campo, forse sarebbe stata un'altra partita".

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