Genoa-Milan nel segno di Vincenzo Spagnolo, 16 anni dopo

Calcio
Vincenzo Spagnolo, ucciso a Genova il 29 gennaio 1995
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Gli ultras rossoneri tornano a Marassi per la prima volta da quel 29 gennaio 1995 in cui il tifoso rossoblù trovò la morte all'esterno dello stadio. Controlli in città, difesa da battaglione e reparti mobili. GUARDA L'ALBUM DEL TIFO VIOLENTO

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Dopo 16 anni esatti dall'omicidio di Vincenzo Spagnolo, 25 anni, il tifoso genoano ucciso da un ultras del Milan fuori dallo stadio Ferraris, tornano a Genova i supporter rossoneri. La partita è stata definita dal Casms ad alto rischio e la questura di Genova, vista la concomitanza con una festa popolare, sta predisponendo servizi di controllo in tutta la città. Allo stadio verranno impiegati Battaglione e Reparti mobili mentre la città saraà 'difesa' da un importante servizio di tutela. Secondo quanto appreso, i tifosi milanisti saranno circa mille. Molti arriveranno col treno, alcuni con i bus e i mezzi privati. Fin dal mattino le forze dell'ordine controlleranno i punti di transito e arrivo dei tifosi, a partire dai caselli autostradali. Gran parte degli ultras rossoneri arriveranno in treno alla stazione di Brignole: da lì verranno poi scortati sino allo stadio in autobus.

"Questo momento doveva arrivare e mi sembra anche giusto che prima o poi accadesse". Cosimo Spagnolo ha commentato così il ritorno al Luigi Ferraris dei tifosi milanisti 16 anni dopo quella fredda domenica di gennaio quando il tifoso rossonero Simone Barbaglia accoltellò a morte suo figlio Claudio. "Adesso le tifoserie devono dare dimostrazione di aver capito quello che è successo e che una cosa del genere non deve accadere più. Per me il ritorno dei tifosi è un fatto positivo". Domani non sarà comunque una giornata normale, soprattutto per i supporter rossoblù. "Io spero - ha concluso Spagnolo - che domani anche i tifosi milanisti arrivino con messaggi di pace e che non portino offese".

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