Calciopoli, lo stadio, Del Piero: Marotta, è già Juve-Inter

Calcio
Il dg della Juventus Giuseppe Marotta insieme al presidente bianconero Andrea Agnelli
da sx Giuseppe Marotta e il presidente della Juventus Andrea Agnelli oggi 6 Gennaio 2011 allo stadio Olimpico di Torino/ANSA/DI MARCO

Il dg bianconero a 360° nella settimana che porterà al Derby d'Italia: "I nerazzurri sono gli antagonisti del Milan, noi attendiamo risposte sull'esposto presentato in Figc. Il rinnovo di Alex? La porta è sempre aperta. Lo stadio ci darà grandi risorse"

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Dopo il successo di Cagliari, in casa Juventus è già tempo di Derby d'Italia. E il dg bianconero Giuseppe Marotta, ospite di Radio Anch'io Sport, è già nel clima di una partita che non si giocherà solamente in campo, perché sull'appuntamento pesa anche l'esposto recapitato alla Federcalcio dalla Juventus per ottenere la revoca dello scudetto 2006, assegnato a tavolino all'Inter. "E' tanto tempo che l'abbiamo presentato - ha ricordato Marotta - ma confidiamo nella giustizia sportiva e ci aspettiamo risposte celeri ad un esposto molto dettagliato". Intanto, però, a parlare dovrà essere il campo: "L'Inter che affronteremo domenica è ambiziosa, forte e desiderosa di far bene. E' un campanello che abbiamo sentito suonare, ma la Juve è preparata per affrontarla nel  migliore dei modi. Quella dell'Inter è stata una metamorfosi molto strana, oggi penso che l'Inter sia un'autorevole antagonista del Milan nella corsa per lo scudetto". La sua Juventus, intanto, ha ripreso vigore in Sardegna: "Nell'ultimo periodo - ancora Marotta - siamo stati afflitti da diversi infortuni, abbiamo perso tre attaccanti in sette giorni. Prima venivamo da 18 risultati utili consecutivi. Non eravamo fenomeni allora, non siamo diventati brocchi poi. Matri? E' uno dei giovani più importanti del vivaio italiano, con Pazzini e qualcun altro. Siamo contenti di aver puntato su di lui. Ha già realizzato 13 reti tra Cagliari e Juve".

Se è vero che la Juventus, per storia e blasone, ha il dovere di puntare sempre in alto, è anche vero che in questo momento i bianconeri vivono una situazione di inferiorità, perché la capacità di investire di Inter e Milan fa la differenza. Un gap che la Juventus è convinta di colmare con lo stadio di proprietà, il primo di un club italiano. Marotta non ha dubbi: "Sarà la casa della Juventus, porterà sicurezza ed ospitalità, Un asset fondamentale in cui abbiamo investito molto e che darà i suoi frutti in futuro, permettendo ricavi ora impensabili. Parlo di decine di milioni di euro. E certamente la società dedicherà una fetta importante di questi introiti ad investimenti sui giocatori". Un'arma in più a disposizione dal prossimo torneo. In cui la Juventus spera di avere ancora l'arma Del Piero: "La porta per il rinnovo del suo contratto è sempre aperta, speriamo di arrivarci quanto prima e continuare con lui. Ci piacerebbe che potesse calcare il prato del nuovo stadio, dove certamente giocheremo dal prossimo campionato".

Anche il ritorno tra i pali di Gianluigi Buffon ha restituito sicurezza: "E' il miglior portiere del mondo, un valore aggiunto per la Juve. Sta riprendendo la forma nel modo migliore dopo sei mesi di stop e sappiamo la professionalità che può aggiungere alla squadra". Ha invece salutato i bianconeri Amauri che, appena prestato al Parma, è tornato al gol dopo un anno di digiuno: "Nel calcio non contano solo gli aspetti tecnico-tattici ma anche quelli psicologici, evidentemente Amauri in questa fase pretendeva molto di più dalla maglia bianconera. Così abbiamo deciso che aveva bisogno di cambiare aria temporaneamente. Ha ritrovato subito il gol e ne siamo contenti, per lui e per il Parma".