Samp, Garrone: "Cassano? Sembra l'abbia violentato..."

Calcio
Il presidente della Samp e l'ex Fantantonio ai tempi belli (Ansa)
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Il patron dei blucerchiati torna sul caso: "Perché non andate a chiedere a lui su come mai parlerà solo tra dieci anni, come ha già ripetuto tre o quattro volte?". Sulla contestazione dei tifosi dopo gli ultimi risultati negativi: "C'è molta amarezza"

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La vicenda Cassano - "Non vorrei essere stuzzicato a raccontare quale è la storia vera avvenuta con Cassano". Il presidente della Sampdoria è tornato con questa frase sibillina sulla vicenda dell'allontanamento di Cassano dalla società blucerchiata. A margine di una conferenza stampa al Banco di San Giorgio, il patron della Samp ha aggiunto: "perché non andate a chiedere a Cassano perché parlerà solo tra dieci anni, come ha già ripetuto tre o quattro volte? Sembra quasi che io l'abbia violentato, anche fisicamente. Non credo sia facile violentare Cassano. E' un cosa molto brutta".

A Garrone è stato chiesto se c'è amarezza per la contestazione dei tifosi dopo i risultati deludenti delle ultime gare e dopo la vendita dei due gioielli Cassano e Pazzini: "c'è amarezza e fastidio di fronte alla contestazione, senza dubbio - ha risposto il presidente -, dopo due vicende che probabilmente non sono ancora note e comprese per come sono avvenute, le vicende Cassano e Pazzini, che mi hanno dato grandissima amarezza, tutte e due".

Fiduca a Di Carlo
- Piena fiducia in Domenico Di Carlo, anche dopo la sconfitta di Udine. La ribadisce il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone al quale viene chiesto il motivo del 'malessere' della Sampdoria.

"Malessere? Lo hanno avuto anche altre squadre - ha risposto Garrone -. Forse abbiamo iniziato molto presto la preparazione perché avevamo la qualificazione di Champions League, ma anche le altre giocano tre volte alla settimana. Credo che conti la determinazione e la capacità individuale e anche di gruppo. Abbiamo avuto alcuni cambiamenti per cui ora bisogna formare quella per mirare a posizioni in classifica molto piu' alte di quelle in cui ci troviamo oggi".

"Piena fiducia naturalmente in Di Carlo - ha aggiunto il presidente -. Viene messo in discussione da altri, è legittimo esprimere opinioni, sperando che rimangano a livello di opinioni e non si creino movimenti, perché questo non aiuterebbe assolutamente la società ma soprattutto lo staff e i ragazzi a dare del loro meglio".

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