Moratti incorona Leo: "Pazzini è stata una sua grande idea"

Calcio
Moratti e Leonardo, un rapporto saldo per inseguire il sogno scudetto (Getty)
moratti

Il presidente dell'Inter, a soli tre giorni dalla sfida con la Juventus, svela un retroscena del passaggio dell'attaccante da Genova a Milano. "Non pensavo fosse in vendita". E su Andrea Agnelli: "Riporterà i bianconeri al vertice"

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L'asse preferenziale Milano-Genova, la rivalità con la Juve, il rapporto con gli allenatori. Massimo Moratti si è confidato al 'Secolo XIX' ad appena due giorni dalla sfida con i bianconeri, fondamentale per l'Inter per continuare a coltivare sogni di scudetto. Il presidente nerazzurro sa che quella di Torino non è una partita come le altre, anche se rispetto al passato alla guida del club torinese c'è Andrea Agnelli, persona stimata dal numero 1 di via Durini: "Sono molto affezionato e lo conosco fin da quando era ragazzino e sono sicuro che farà di tutto per riportare la Juve al vertice", ha detto.

L'Inter sta pescando molto dal mare di Genova: Pazzini, Ranocchia, Kharja, prima ancora Milito e Thiago Motta. Il 'Pazzo' "l'ha pensato Leonardo. Io ero convinto non fosse in vendita", ha detto Moratti. Di Rafa Benitez, esonerato a fine 2010, il presidente interista conserva comunque un buon ricordo: "E' andato via non per mancanza di feeling con i giocatori o con il presidente, perché non era importante che ci fosse la chimica giusta con me, ma di risultati. Alla fine sono quelli che ti dicono se qualcosa non va".

Moratti sembra già essersi innamorato di Leonardo: "Una scelta molto familiare e poco calcistica. E' un uomo che suscita notevole simpatia e stima, e che fa giocare la squadra in modo molto divertente". E che è riuscito a fare quello che non era invece riuscito a Benitez: vincere e convincere.

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