Napoli-Catania, Mascara e Lodi contro le proprie origini

Calcio
Francesco Lodi supera la barriera del Lecce realizzando il gol del momentaneo 2-2
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Il centrocampista acquistato dal Frosinone nel mercato di gennaio ha risolto lo scontro salvezza con il Lecce conquistando il pubblico rossazzurro. Domenica lui, napoletano di nascita, giocherà contro il catanese Mascara, in campo al posto di Lavezzi

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Innamorati di Francesco Lodi. Nel giorno di San Valentino, Catania scopre un nuovo idolo. Il centrocampista napoletano, ingaggiato dalla società del presidente Pulvirenti nell'ultimo giorno del mercato di gennaio, è l'uomo del momento. Il colpo di fulmine tra il numero 10 rossazzurro e la tifoseria è scoccato al suo debutto al Massimino. Lasciato inizialmente in panchina da Simeone, Lodi è entrato solo nella ripresa, ma ha fatto in tempo a diventare protagonista assoluto del delicato incontro con il Lecce firmando la rimonta con due perfette punizioni dal limite che nel finale hanno capovolto il punteggio consegnando agli etnei una vittoria fondamentale in ottica salvezza. Niente male per chi, come lui, sin qui aveva all'attivo un solo gol in Serie A e appena due settimane fa navigava dei bassifondi della B con il Frosinone, desolatamente ultimo.

"E' stato un giorno perfetto - racconta Lodi - di più non potevo chiedere. Vivere una domenica del genere è il sogno di qualsiasi calciatore. Sono felice per me, per la città e per la squadra perché la vittoria con il Lecce vale sei punti". Cresciuto nelle giovanili dell'Empoli e messosi in luce nell'Under 19 azzurra laureatasi campione d'Europa nel 2003, Lodi, classe '84, sembrava ormai aver salutato il massimo campionato dopo l'esperienza a Udine della passata stagione (19 presenze e una rete) tornando nella scorsa estate a Frosinone, squadra nella quale aveva già brillato nel biennio 2006-2008. Serie A gennaio, quando c'è stato da individuare un elemento di qualità per puntellare il centrocampo, il Catania ha però pensato a lui e Lodi ha colto al volo l'occasione, facendo bene sin dal debutto a Cesena.

Eppure, contro il Lecce, Simeone non gli aveva trovato una maglia da titolare. "Quando sono entrato in campo - racconta Lodi, che dopo ogni rete bacia il tatuaggio sul braccio destro dedicato al figlio Alessandro - ho sentito un boato dagli spalti. Non me l'aspettavo, è stata una grande gioia. Ho cercato di ripagare il pubblico nel migliore dei modi, spero di averlo fatto con questa doppietta. Mi auguro di essere entrato nel cuore dei tifosi, conto di restarci più a lungo possibile. Catania è una piazza calorosa, che mi è sempre piaciuta. Realizzare due gol così e andare a esultare sotto la curva è stato il massimo".

Domenica prossima il Catania va a Napoli. Per Lodi, in considerazione della sue origini partenopee, non può essere una partita come le altre. "Loro in forma strepitosa - dice il centrocampista rossazzurro - ma in settimana saranno impegnati in Europa League. Dovremo affrontarli con intelligenza e consapevolezza dei nostri mezzi. Una maglia da titolare? Rispetto le decisioni di Simeone. L'importante è continuare a occupare la posizione più consona alle mie caratteristiche. A Frosinone - ricorda Lodi - venivo impiegato da esterno, ma il mio vero ruolo è quello che ricopro a Catania: centrocampista in una mediana a due o a tre. La panchina iniziale contro il Lecce non è stata un problema. Quindici giorni fa giocavo ancora in B, tutto quel che viene è tanto di guadagnato...".

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