A Lampedusa isolani e immigrati si "sfidano". A pallonate
Calcio"Amichevole" improvvisata tra un gruppo di clandestini tunisini, sbarcati nei giorni scorsi, e dei giovani liceali siciliani. L'ideatore: "Sono brave persone, aiutiamoli, stanno attraversando un brutto momento". Vincono i nordafricani 3-0
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"Amichevole" di calcio improvvisata tra un gruppo di immigrati tunisini, sbarcati nei giorni scorsi sull'isola di Lampedusa e giovani isolani. La partita si è giocata nel campetto di fronte all'Area marina protetta, che ospita un gruppo di 115 tunisini. L'idea è stata di un 19enne lampedusano, Gianfranco. "Ieri pomeriggio sono passato da qui con il mio amico Diego - racconta trafelato in una pausa del gioco - quando ho incontrato questi ragazzi tunisini. Ci siamo messi a parlare, anche se con difficoltà e loro ci hanno detto che avevano voglia di giocare a calcio. Così ci siamo dati appuntamento per oggi alle 16 e io sono venuto. Non pensavo di trovarli, invece erano tutti pronti".
Gianfranco, pantaloni sportivi alla moda tirati su fino al ginocchio e scarpe da tennis azzurre, dice: "Smentisco quello che alcuni miei compaesani sostengono sui tunisini, cioè che sono aggressivi. Sono brave persone e bisogna avere un po' di pazienza e aiutarli perché stanno attraversando un momento difficile". Gianfranco frequenta il liceo scientifico di Lampedusa.
In lontananza si sentono le voci dei tunisini che per chiamare i loro "avversari" del campo di calcio li chiamano "amigo". "Anche se stiamo perdendo - ha detto Diego, 16 anni - non importata, perché ci stiamo divertendo". Per la cronaca, la partita è stata vinta per tre a zero dai tunisini.
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"Amichevole" di calcio improvvisata tra un gruppo di immigrati tunisini, sbarcati nei giorni scorsi sull'isola di Lampedusa e giovani isolani. La partita si è giocata nel campetto di fronte all'Area marina protetta, che ospita un gruppo di 115 tunisini. L'idea è stata di un 19enne lampedusano, Gianfranco. "Ieri pomeriggio sono passato da qui con il mio amico Diego - racconta trafelato in una pausa del gioco - quando ho incontrato questi ragazzi tunisini. Ci siamo messi a parlare, anche se con difficoltà e loro ci hanno detto che avevano voglia di giocare a calcio. Così ci siamo dati appuntamento per oggi alle 16 e io sono venuto. Non pensavo di trovarli, invece erano tutti pronti".
Gianfranco, pantaloni sportivi alla moda tirati su fino al ginocchio e scarpe da tennis azzurre, dice: "Smentisco quello che alcuni miei compaesani sostengono sui tunisini, cioè che sono aggressivi. Sono brave persone e bisogna avere un po' di pazienza e aiutarli perché stanno attraversando un momento difficile". Gianfranco frequenta il liceo scientifico di Lampedusa.
In lontananza si sentono le voci dei tunisini che per chiamare i loro "avversari" del campo di calcio li chiamano "amigo". "Anche se stiamo perdendo - ha detto Diego, 16 anni - non importata, perché ci stiamo divertendo". Per la cronaca, la partita è stata vinta per tre a zero dai tunisini.