Leonardo: un grande segnale vincere giocando così male...
CalcioL'allenatore dell'Inter tira un sospiro di sollievo dopo l'1-0 contro il Cagliari che vale il provvisorio secondo posto in classifica: "Non faccio conti, ora per noi mancano 12 partite e sono tantissime". LE FOTO DEL GOL
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Il fischio finale dell'arbitro è stato una liberazione. "Non mi aspettavo una partita così sofferta, anche perché abbiamo trovato subito il gol", ammette Leonardo dopo aver visto la sua Inter superare a fatica - con un gol in più che sospetto fuorigioco - il Cagliari e conquistare tre punti che "sono vita, sono pane". Almeno per una notte il Milan è lontano solo due punti, ma Leonardo è conciso: "Non faccio conti, ora per noi mancano 12 partite e sono tantissime". Intanto quella contro il Cagliari "non è stata bella: siamo partiti con tre attaccanti cercando ampiezza e dominio della partita, ma non siamo stati bravi - riconosce l'allenatore nerazzurro -. Ma si può anche vincere così. Anzi, è un grande segnale vincere giocando male".
Nel bilancio della serata, successo a parte, trova un solo aspetto positivo: "L'equilibrio in difesa, dove abbiamo saputo soffrire senza subire gol". Da considerare per Leonardo è anche una certa stanchezza nelle gambe dei suoi giocatori. "C'era, perché stiamo giocando due volte a settimana dal 6 gennaio, ma questo non è un alibi. Dobbiamo eliminare dalla testa il pensiero di essere stanchi". Leonardo ha dosato il minutaggio di Cambiasso, Thiago Motta e Stankovic perché, spiega, "serve fare un po' di gestione, pensando non solo alla partita contro il Bayern Monaco".
Mercoledì contro i tedeschi ci sarà regolarmente Eto'o, uscito al 16' della ripresa, "ma per fare i suoi bisogni", come racconta l'allenatore nerazzurro, che deve decidere se affiancare o meno Pandev al camerunense in Champions League: "Sto studiano molto - assicura - e spero di azzeccarla, perché è una partita importante".
Intanto contro i sardi il gol lo ha trovato Ranocchia con una deviazione piuttosto casuale e in posizione di fuorigioco. Arbitro e guardalinee non lo hanno penalizzato, i giocatori del Cagliari hanno protestato, ma Roberto Donadoni non può che prenderne atto. "C'è poco da discutere - dice l'allenatore del Cagliari guardando il replay in tv -, le parole non cambierebbero il risultato. Inutile quindi fare dietrologie. Però subire un gol così dopo 7' ci ha creato un po' di tensione".
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Il fischio finale dell'arbitro è stato una liberazione. "Non mi aspettavo una partita così sofferta, anche perché abbiamo trovato subito il gol", ammette Leonardo dopo aver visto la sua Inter superare a fatica - con un gol in più che sospetto fuorigioco - il Cagliari e conquistare tre punti che "sono vita, sono pane". Almeno per una notte il Milan è lontano solo due punti, ma Leonardo è conciso: "Non faccio conti, ora per noi mancano 12 partite e sono tantissime". Intanto quella contro il Cagliari "non è stata bella: siamo partiti con tre attaccanti cercando ampiezza e dominio della partita, ma non siamo stati bravi - riconosce l'allenatore nerazzurro -. Ma si può anche vincere così. Anzi, è un grande segnale vincere giocando male".
Nel bilancio della serata, successo a parte, trova un solo aspetto positivo: "L'equilibrio in difesa, dove abbiamo saputo soffrire senza subire gol". Da considerare per Leonardo è anche una certa stanchezza nelle gambe dei suoi giocatori. "C'era, perché stiamo giocando due volte a settimana dal 6 gennaio, ma questo non è un alibi. Dobbiamo eliminare dalla testa il pensiero di essere stanchi". Leonardo ha dosato il minutaggio di Cambiasso, Thiago Motta e Stankovic perché, spiega, "serve fare un po' di gestione, pensando non solo alla partita contro il Bayern Monaco".
Mercoledì contro i tedeschi ci sarà regolarmente Eto'o, uscito al 16' della ripresa, "ma per fare i suoi bisogni", come racconta l'allenatore nerazzurro, che deve decidere se affiancare o meno Pandev al camerunense in Champions League: "Sto studiano molto - assicura - e spero di azzeccarla, perché è una partita importante".
Intanto contro i sardi il gol lo ha trovato Ranocchia con una deviazione piuttosto casuale e in posizione di fuorigioco. Arbitro e guardalinee non lo hanno penalizzato, i giocatori del Cagliari hanno protestato, ma Roberto Donadoni non può che prenderne atto. "C'è poco da discutere - dice l'allenatore del Cagliari guardando il replay in tv -, le parole non cambierebbero il risultato. Inutile quindi fare dietrologie. Però subire un gol così dopo 7' ci ha creato un po' di tensione".