Che fine hanno fatto? Macellari, il cantante taglialegna

Calcio
Fabio Macellari ha vestito la maglia dell'Inter fortemente voluto da Marcello Lippi
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All'Inter fu voluto da Marcello Lippi dopo 3 splendide stagioni a Cagliari. La parentesi nerazzurra fu sfortunata e finì la carriera in A tra Bologna e ancora in Sardegna. Oggi l'ex terzino si diletta nel Bobbio, canta e taglia la legna. FOTO E VIDEO

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E' stato protagonista della prima squalifica con prova tv della storia della serie A. Quella testata di Ibrahim Ba ricevuta durante un Perugia-Cagliari resterà nella storia, il rancore no. Fabio Macellari vive a Bobbio dove è tornato con la sua famiglia dopo aver girovagato in lungo e in largo per l'Italia. "Lavoro con mio cugino, taglio la legna oppure vado in giro con il camioncino dell'immondizia - dice - Poi alleno i giovanissimi del Bobbio e alla sera ho gli allenamenti della prima squadra, siamo in prima categoria". Il calcio è rimasto una passione da coltivare ancora su un campo, ma fuori dal terreno di gioco Macellari è un vocalist per nulla male: "Mi è sempre piaciuto cantare - spiega - Un gruppo di ragazzi a cui serviva una voce mi ha tirato in mezzo e allora faccio anche questa cosa. Il repertorio? Led Zeppelin, Deep Purple ma anche Biagio Antonacci che a me piace molto".

La parte importante della carriera di Macellari, terzino di spinta potente e veloce, è cominciata a Cagliari. Tre anni indimenticabili prima della chiamata dell'Inter: "Una maglia talmente bella - dice - Oltre alla mia, ovviamente, ne conservo solo una, qella di Ronaldo. Io lo prendevo in giro per i suoi denti, lui per il mio naso". A volere fortemente Macellari in nerazzurro fu Lippi che però a campionato inoltrato se ne andò: "Giocai sempre di meno e non mi andava di vivacchiare a Milano per questo ho chiesto di essere ceduto al Bologna". L'avventura in rossoblù, cominciata con buonissime premesse, però, si complicò con un crac, quello al ginocchio: "Da lì per debolezza o sconforto ho cominciato a fare ciò che un calciatore non dovrebbe - racconta - stare sveglio fino a tardi, usare cose che non si devono usare, la droga, la discesa fu velocissima perché non sei più lucido quando fai certe cose".

Poi la nuova avventra in Sardegna e nuovi problemi per essere rientrato in ritiro alle 10 del mattino dopo un litigio con la fidanzata: "Avevo allenamento e francamente ero impresentabile". Nessun rimpianto per l'ultima parte della carriera: "Ma se non ci fossero stati gli episodi di Bologna non sarei tornato in Sardegna, non avrei conosciuto Claudia e non avrei avuto mio figlio che, onestamente, entrambi sono molto più di quando ero in serie A".