Milan-Napoli, amarcord Galliani: rivivo le sfide scudetto...

Calcio
Milan-Napoli, 5 maggio 1988, Van Basten in azione (Getty)
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In vista del big match di lunedì sera a San Siro, la memoria dell'ad rossonero torna a un pomeriggio di maggio del 1988. "Dopo quel 4-1 al Napoli mi scappò una lacrimuccia". Era la prima volta dell'era Berlusconi. GUARDA GLI ALBUM E I VIDEO

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Le memoria di Adriano Galliani torna a un pomeriggio di maggio del 1988. "Dopo quel 4-1 al Napoli mi scappò una lacrimuccia". Era la terz'ultima giornata, "e capii che il Milan avrebbe vinto lo scudetto", il primo dell'era Berlusconi. La sfida torna in scena lunedì sera, per la prima volta di vertice da quell'anno, quasi con lo stesso sapore scudetto. "Ma - avverte l'ad rossonero - non sara' decisiva, in un senso o nell'altro".

Così come non è definitivo secondo Galliani il verdetto negativo dell'andata degli ottavi di Champions League contro il Tottenham. "Andremo a Londra facendo di tutto per ribaltare il risultato. Onestamente - spiega - non credo che il Tottenham sia meglio del Milan".

Ma l'immediato impone di pensare al Napoli. "C'è grande attesa, saranno di fronte la prima e la seconda, ma -  sottolinea Galliani a margine della  presentazione dei progetti e delle attività per il 2011 di Fondazione Milan nell'auditorium di Radio Italia - sono sempre tre punti dei 36 ancora in palio. Ricordiamoci che vincendo con il Napoli non si vince lo scudetto e viceversa".



Come ogni big match, anche questo è preceduto da qualche battuta dialettica. Come quella di Walter Mazzarri, che ha auspicato un arbitro che applichi il regolamento. "Ognuno dice molte cose, me compreso...", è la replica di Galliani, che a sua volta spera non condizionino la partita le parole del designatore Braschi, che ha condannato l'errore arbitrale di Banti sul gol di Robinho a Verona.

Massimiliano Allegri ha ancora qualche giorno per decidere se dare una chance da titolare ad Alexandre Pato, carico e autore di una doppietta in partitella. Ci sarà di sicuro Zlatan Ibrahimovic, che ha raccontato della sua nostalgia per Jose' Mourinho. "Per lui avrei ucciso per le motivazioni che mi ha dato, per come mi ha stimolato", ha raccontato in una intervista a Eurosport in cui non ha rinnegato il suo passato all'Inter ("lì ho vissuto momenti fantastici") ma ha sottolineato che "storicamente il Milan e' un club piu' importante".

"Quando sono arrivato qui - ha continuato l'attaccante rossonero - mi è stato presentato un progetto che ruota attorno a me e mi sono state promesse tante cose su cui si sta lavorando. E' un progetto che sta crescendo e credo che il prossimo sara' l'anno giusto per lottare su tutti i fronti".