"Non mi dimetto", ma Delneri adesso rischia grosso
CalcioDopo la sconfitta con il Bologna, seguita alla figuraccia di Lecce, i tifosi bianconeri contestano e considerano il tecnico uno dei principali responsabili della situazione. Lui: "Non ho perso la squadra". Ma il club valuta tutte le ipotesi. IL VIDEO
Totoallenatore Juve: chi arriva se salta Delneri?
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"Non ho nessuna intenzione di dimettermi". La Juve affonda ma Gigi Delneri resiste. In realtà il tecnico rischia grosso: dopo il tracollo con il Bologna, negli spogliatoi si è tenuto un vertice alla presenza dello stesso allenatore, del presidente Agnelli e di Marotta. Spiega l'amministratore delegato: "E' stato un confronto schietto. Adesso però Delneri assolutamente non rischia. Stiamo attenti però a capire se la sua posizione è sotto il livello di guardia. Adesso assolutissimamente no". Nelle prossime ore, o al massimo lunedì, si terrà un altro faccia a faccia tra le parti. "Delneri non ha dato segni di sbandamento - aggiunge a sua difesa Marotta - Si va in ritiro? Non escludo nulla, ma un ritiro o è punitivo o serve per concentrarsi. Non mi sembra il caso di punire la squadra".
L'ottava sconfitta in campionato riporta così ai tempi bui dello scorso anno, con la contestazione che esplode immediatamente dopo il secondo gol di Di Vaio. "Fate ridere", "Siete una squadra di m..., veniamo coi bastoni", "Vergognatevi", "Questa maglia non la meritate" ritma la curva. Fino all'ironico e pungente "Vinceremo il tricolore" e alle invocazioni di Giovanni Agnelli e Luciano Moggi. Insomma tutto come nella passata, disgraziata, stagione. La crisi, dunque, è inarrestabile. Ancora Delneri: "Se va avanti così, sarà un'annata di grande difficoltà, di grandi delusioni e di grande sofferenza. Siamo fragili? Fragili è dire poco. Certo, è difficile inquadrare una squadra che fa prestazioni di alto livello e altre difficili da spiegare. Pure i gol subiti oggi lo sono. La continuità non è nel nostro Dna quest'anno, quando una cosa va storta, perdiamo le nostre caratteristiche. Sarà un'annata in cui dovremo tutti soffrire. La squadra? Non posso averla persa in due settimane".
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"Non ho nessuna intenzione di dimettermi". La Juve affonda ma Gigi Delneri resiste. In realtà il tecnico rischia grosso: dopo il tracollo con il Bologna, negli spogliatoi si è tenuto un vertice alla presenza dello stesso allenatore, del presidente Agnelli e di Marotta. Spiega l'amministratore delegato: "E' stato un confronto schietto. Adesso però Delneri assolutamente non rischia. Stiamo attenti però a capire se la sua posizione è sotto il livello di guardia. Adesso assolutissimamente no". Nelle prossime ore, o al massimo lunedì, si terrà un altro faccia a faccia tra le parti. "Delneri non ha dato segni di sbandamento - aggiunge a sua difesa Marotta - Si va in ritiro? Non escludo nulla, ma un ritiro o è punitivo o serve per concentrarsi. Non mi sembra il caso di punire la squadra".
L'ottava sconfitta in campionato riporta così ai tempi bui dello scorso anno, con la contestazione che esplode immediatamente dopo il secondo gol di Di Vaio. "Fate ridere", "Siete una squadra di m..., veniamo coi bastoni", "Vergognatevi", "Questa maglia non la meritate" ritma la curva. Fino all'ironico e pungente "Vinceremo il tricolore" e alle invocazioni di Giovanni Agnelli e Luciano Moggi. Insomma tutto come nella passata, disgraziata, stagione. La crisi, dunque, è inarrestabile. Ancora Delneri: "Se va avanti così, sarà un'annata di grande difficoltà, di grandi delusioni e di grande sofferenza. Siamo fragili? Fragili è dire poco. Certo, è difficile inquadrare una squadra che fa prestazioni di alto livello e altre difficili da spiegare. Pure i gol subiti oggi lo sono. La continuità non è nel nostro Dna quest'anno, quando una cosa va storta, perdiamo le nostre caratteristiche. Sarà un'annata in cui dovremo tutti soffrire. La squadra? Non posso averla persa in due settimane".
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