REPORTAGE. Viaggio semiserio tra i tifosi di Cavani alla vigilia del big match con il Milan. Armati di sale, specchi e cornetti abbiamo "sfidato" i più intrepidi fuori da San Siro. E c'è chi è disposto a passare sotto a una scala... GUARDA VIDEO E FOTO
Milan-Napoli, sfoglia l'Album della partitissima
La moviola del posticipo: polemiche sul rigore di Ibra
Le pagelle: Pato 8, Hamsik non pervenuto
di Vanni Spinella
"Non è vero... ma ci credo". A poche ore dal fischio d'inizio di Milan-Napoli, fuori dai cancelli di San Siro, abbiamo voluto testare la proverbiale scaramanzia dei tifosi napoletani. Tanti, tantissimi, accomunati da un incredibile entusiasmo e da un sogno che ha un nome, ma che non tutti si azzardano a pronunciare.
I più coraggiosi arrivano a dire "scaletto" o "scendiletto", ma di "Scudetto" non vogliono sentir parlare. "Ci dobbiamo qualificare per l'Europa League", "Sarebbe bello arrivare terzi", le frasi di chi mette le mani avanti (o di chi le porta nelle zone basse).
Armati di scala siamo stati fuori dalla "Scala del calcio", sfidando i tifosi del Napoli a passare sotto in cambio di una vittoria; abbiamo distribuito sale (sempre ben accetto) e scudetti da appuntare al petto, rifiutati gentilmente in quasi tutti i casi. Non manca chi baratterebbe "7 anni di sfortuna", rompendo uno specchio, con il titolo a fine stagione.
O almeno per arrivare a giocarselo alle ultime giornate. L'importante, in quel caso, è che sul cammino del Napoli non si frapponga un gatto nero.
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I più coraggiosi arrivano a dire "scaletto" o "scendiletto", ma di "Scudetto" non vogliono sentir parlare. "Ci dobbiamo qualificare per l'Europa League", "Sarebbe bello arrivare terzi", le frasi di chi mette le mani avanti (o di chi le porta nelle zone basse).
Armati di scala siamo stati fuori dalla "Scala del calcio", sfidando i tifosi del Napoli a passare sotto in cambio di una vittoria; abbiamo distribuito sale (sempre ben accetto) e scudetti da appuntare al petto, rifiutati gentilmente in quasi tutti i casi. Non manca chi baratterebbe "7 anni di sfortuna", rompendo uno specchio, con il titolo a fine stagione.
O almeno per arrivare a giocarselo alle ultime giornate. L'importante, in quel caso, è che sul cammino del Napoli non si frapponga un gatto nero.
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