Che fine hanno fatto? Poggi ha aperto un b&b a Venezia
CalcioL'ex attaccante di Torino e Udinese ha 43 anni e vive sulla laguna, dove ha realizzato il suo sogno: un albergo tutto suo. "Lo desideravo fin da piccolo, dalle terrazze si vede anche il campanile di piazza S. Marco". GUARDA IL VIDEO E LE FOTO
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L'immagine di Paolino Poggi è indissolubilmente legata all'Udinese dei "miracoli", quella di Zac, che giocava il calcio più spettacolare del campionato con il tridente delle meraviglie Amoroso-Bierhoff-Poggi, appunto. Oggi, a 43 anni, vive nella sua Venezia, dove ha realizzato un altro sogno: un albergo tutto suo. "Era quello che desideravo da piccolo - confessa l'attaccante, ex anche dei lagunari, Torino, Roma, Bari e Piacenza - così ho ho aperto un piccolo bed and breakfast, proprio in centro, dalle terrazze si vede il campanile di piazza S. Marco. Ogni tanto qualche cliente mi riconosce e mi chiede l'autografo: ma niente sconto".
La carriera di Poggi è iniziata proprio tra le calli veneziane. "Giocavamo per la strada - ricorda - sui masegni, i nostri pavimenti, campi ce se sono pochi in città...Poi arrivò la grande occasione: il Torino, voleva dire iniziare a fare sul serio. Ho avuto la fortuna di fare due gol, nel '93, in entrambe le semifinali di Coppa Italia contro la Juventus. Provate ad immaginare cosa potesse significare per i tifosi granata castigare la Vecchia Signora grazie ad un giovane. E vincemmo pure il Trofeo".
Poi l'Udinese. "E' stata come una scalata - spiega - il primo anno siamo andati in A, l'anno dopo la salvezza, e quello successivo ci siamo qualificati per la Coppa Uefa. E' stato come vincere uno scudetto, sembrava di essere al sud, con quell'affetto, quella partecipazione agli allenamenti che non erano usuali per Udine. La partita di ritorno al Friuli con l'Ajax fu una festa, peccato per quel gol degli olandesi alla fine, avevamo quasi compiuto l'impresa di rimontare lo svantaggio dell'andata, il gol di Arveladze non l'ho più rivisto...".
A Poggi appartiene un record storico, il gol più veloce mai realizzato in serie A in Fiorentina-Piacenza del 2001. "Otto secondi sono davvero pochi, ancora mister Novellino non si era neanche seduto".
Ma c'è un'altra particolarità che lo riguarda. Durante la stagione '97-'98, insieme al calciatore Sergio Volpi, Poggi divenne particolarmente famoso perché le figurine dei due giocatori, vendute insieme ad una marca di gomme da masticare, erano introvabili. E anche oggi su Facebook sono moltissimi quelli che le cercano. "Mi ricordo che ogni allenamento venivano i bambini a chiedermi questa benedetta figurina - rammenta - ma non sapevo come aiutarli. Ora ho trovato la soluzione per loro: andate su sky.it e scaricatevi la foto".
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L'immagine di Paolino Poggi è indissolubilmente legata all'Udinese dei "miracoli", quella di Zac, che giocava il calcio più spettacolare del campionato con il tridente delle meraviglie Amoroso-Bierhoff-Poggi, appunto. Oggi, a 43 anni, vive nella sua Venezia, dove ha realizzato un altro sogno: un albergo tutto suo. "Era quello che desideravo da piccolo - confessa l'attaccante, ex anche dei lagunari, Torino, Roma, Bari e Piacenza - così ho ho aperto un piccolo bed and breakfast, proprio in centro, dalle terrazze si vede il campanile di piazza S. Marco. Ogni tanto qualche cliente mi riconosce e mi chiede l'autografo: ma niente sconto".
La carriera di Poggi è iniziata proprio tra le calli veneziane. "Giocavamo per la strada - ricorda - sui masegni, i nostri pavimenti, campi ce se sono pochi in città...Poi arrivò la grande occasione: il Torino, voleva dire iniziare a fare sul serio. Ho avuto la fortuna di fare due gol, nel '93, in entrambe le semifinali di Coppa Italia contro la Juventus. Provate ad immaginare cosa potesse significare per i tifosi granata castigare la Vecchia Signora grazie ad un giovane. E vincemmo pure il Trofeo".
Poi l'Udinese. "E' stata come una scalata - spiega - il primo anno siamo andati in A, l'anno dopo la salvezza, e quello successivo ci siamo qualificati per la Coppa Uefa. E' stato come vincere uno scudetto, sembrava di essere al sud, con quell'affetto, quella partecipazione agli allenamenti che non erano usuali per Udine. La partita di ritorno al Friuli con l'Ajax fu una festa, peccato per quel gol degli olandesi alla fine, avevamo quasi compiuto l'impresa di rimontare lo svantaggio dell'andata, il gol di Arveladze non l'ho più rivisto...".
A Poggi appartiene un record storico, il gol più veloce mai realizzato in serie A in Fiorentina-Piacenza del 2001. "Otto secondi sono davvero pochi, ancora mister Novellino non si era neanche seduto".
Ma c'è un'altra particolarità che lo riguarda. Durante la stagione '97-'98, insieme al calciatore Sergio Volpi, Poggi divenne particolarmente famoso perché le figurine dei due giocatori, vendute insieme ad una marca di gomme da masticare, erano introvabili. E anche oggi su Facebook sono moltissimi quelli che le cercano. "Mi ricordo che ogni allenamento venivano i bambini a chiedermi questa benedetta figurina - rammenta - ma non sapevo come aiutarli. Ora ho trovato la soluzione per loro: andate su sky.it e scaricatevi la foto".