Verso la Juve, Milan: campioni low cost per vincere ancora

Calcio
Ibra, Robinho e Cassano sono tre dei "campionissimi" acquistati in questa stagione dal Milan. Merkel è un prodotto del vivaio che sta dando manforte alla prima squadra (Getty)
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Stasera il match dell'Olimpico. Dopo un periodo di vacche magre il presidente Berlusconi è tornato a investire. Niente spese folli ma affari intelligenti: Ibra, Robinho, Cassano e 11 giocatori in totale che costeranno "solo" 59,7 milioni di euro. I VIDEO

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di AUGUSTO DE BARTOLO

"Qui c'è un progetto che ruota intorno a me". Una frase che sembra un messaggio promozionale nemmeno così casualmente pronunciata, esattamente dieci giorni fa, da Zlatan Ibrahimovic che, del nuovo corso del Milan, è la chiave di volta. Il tempo degli ancora possibili e non decisivi passi falsi è terminato. Un mese e mezzo, il prossimo, di avvicinamento allo scudetto la cui ultima parola spetterà probabilmente al risultato del derby della Madonnina in programma il prossimo 3 aprile. Eppure, dopo quello con il Napoli, il match in trasferta con la Juventus rappresenta un crocevia fondamentale per imboccare la strada giusta.

Un percorso che, finora, sta dando ragione a chi, in società, è tornato a spendere dopo anni di vacche magre. Uno scudetto che manca dalla stagione 2003-2004, un successo internazionale lontano oltre tre anni con l'ultima Champions vinta nel 2007. Undici giocatori, praticamente una squadra tutta nuova, acquistati tra la sessione estiva e quella invernale nell'anno del rilancio. Amelia, Montelongo, Yepes, Papastathopoulos, Didac Vilà, Boateng, Emanuelson, Van Bommel, Cassano, Robinho e Ibrahimovic. Una formazione che anche se schierata in quest'ordine, un 4-3-3, vincerebbe contro molti. L'esborso totale a bilancio per quest'anno sarà di 36,7 milioni a cui si aggiungerannon, nel prossimo esercizio, i 18 del riscatto di Zlatan Ibrahimovic (6 sono già stati versati nelle casse del Barcellona) e i 4,5 per Kevin Prince Boateng la cui prima rata è già costata ai rossoneri 1,5 milioni. Alla fine dei conti gli 11 volti nuovi del Milan del presente e, soprattutto, del futuro costeranno 59,2 milioni, solo quattro in più degli acquisti (fatti o potenziali) della Juventus.

Il valore della rosa è già cresciuto, raddoppiato rispetto all'esborso praticato. E i risultati in campo tra le due squadre non sono nemmeno paragonabili, sbilanciati nettamente a favore dei rossoneri. Merito di una campagna acquisti oculata nelle scelte: un mix di gioventù ed esperienza garantita dal poter sfruttare la nuova formula del "prestito con obbligo di riscatto" e dai tanti contratti in scadenza tenuti attentamente sotto osservazione dagli uomini mercato del club di Via Turati. Il capolavoro, senza neanche spenderci troppe parole, è stato quello che ha portato in rossonero Zlatan Ibrahimovic, irrisorio il costo rispetto al valore dell'attaccante svedese.

Un pallino del presidente Silvio Berlusconi tornato (come gli Agnelli alla Juve) nuovamente a credere in un Milan vincente attraverso l'acquisizione dei giocatori più bravi. Un riavvicinamento rinsaldato dall’ingresso in società della figlia Barbara pronta a dare seguito a un matrimonio, tra la famiglia e i colori rossoneri, le cui nozze d'argento sono state appena festeggiate. Eppure nell’ultimo anno le voci di una cessione del club si erano addensate all’orizzonte: russi, libici, arabi, l'imprenditore Rezart Taçi, lo sceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, grande capo di Fly Emirates trasformatosi da possibile proprietario a munifico sponsor.

Il futuro del Milan appare roseo: giocatori di valore e mediamente giovani. Occorrerà soltanto puntellare di tanto in tanto la squadra per un ricambio generazionale che non dovrà comportare spese folli anche in vista della normativa sul fair play finanziario che entrerà in vigore dalla stagione 20012-2013. Il lavoro del settore giovanile di cui il Milan ha beneficiato con gli ingressi in squadra di Strasser e Merkel dovrà essere un valido alleato. Al momento però, tutti gli sforzi sono concentrati sul presente, perché il match contro la Juve vale un pezzo di scudetto e non si può fallire. D'altronde lo ha detto anche Ibra: "Quest'anno il campionato, dal prossimo il Milan sarà in grado di vincere tutto".

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