Silvestre scuote Catania: "Problema di testa, reagiamo!"
Calcio
Il capitano dei siciliani fa la diagnosi ad una squadra in grossa difficoltà: "Dobbiamo metterci carattere e concentrazione. Ma soprattutto gli attributi". E critica l'approccio difensivo di Simeone. Carboni: "Tifosi, serve il vostro aiuto"
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La conferma che il problema del Catania è innanzitutto mentale la dà la voce più autorevole dello spogliatoio rossoblù. Parla Matias Silvestre, il capitano. E non ci va morbido. Anzi, usa parole dure, nella speranza di far scattare nei compagni la scintilla giusta. La brutta sconfitta di Firenze ha lasciato troppi cattivi pensieri. Il ruolino di marcia in trasferta è addirittura penoso, ed è proprio su questo punto, sulla mancanza di carattere che Silvestre ha battuto.
"È una questione di testa. Serve concentrazione. È arrivato il momento di tirare fuori gli attributi. La Sampdoria deve fare punti? Meglio così, adesso è una nostra diretta concorrente. Domenica dobbiamo reagire". Parole di capitano vero. Che però non nega che l'avvento di Simeone - che non ha prodotto la scossa sperata dal presidente Pulvirenti - ha provocato anche un dissesto nella gestione della fase difensiva della squadra. "È vero, l'allenatore è cambiato e non facciamo più le stesse cose di prima. E questo non va bene, perché stiamo incassando troppi gol. Dobbiamo imparare dagli errori e migliorare". Una critica non troppo velata al tecnico argentino, che a quanto pare non sembra pronto per guidare a dovere una squadre nel nostro campionato.
Chi rincara la dose è un altro duro argentino, Ezequiel Carboni: "Non possiamo più sbagliare, lo sappiamo. La città è dispiaciuta? La squadra lo è ancora di più. Per questo chiedo ai tifosi di non abbandonarci, ma di starci vicini. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione". E la direzione è la sfida salvezza di domenica contro la Sampdoria.
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La conferma che il problema del Catania è innanzitutto mentale la dà la voce più autorevole dello spogliatoio rossoblù. Parla Matias Silvestre, il capitano. E non ci va morbido. Anzi, usa parole dure, nella speranza di far scattare nei compagni la scintilla giusta. La brutta sconfitta di Firenze ha lasciato troppi cattivi pensieri. Il ruolino di marcia in trasferta è addirittura penoso, ed è proprio su questo punto, sulla mancanza di carattere che Silvestre ha battuto.
"È una questione di testa. Serve concentrazione. È arrivato il momento di tirare fuori gli attributi. La Sampdoria deve fare punti? Meglio così, adesso è una nostra diretta concorrente. Domenica dobbiamo reagire". Parole di capitano vero. Che però non nega che l'avvento di Simeone - che non ha prodotto la scossa sperata dal presidente Pulvirenti - ha provocato anche un dissesto nella gestione della fase difensiva della squadra. "È vero, l'allenatore è cambiato e non facciamo più le stesse cose di prima. E questo non va bene, perché stiamo incassando troppi gol. Dobbiamo imparare dagli errori e migliorare". Una critica non troppo velata al tecnico argentino, che a quanto pare non sembra pronto per guidare a dovere una squadre nel nostro campionato.
Chi rincara la dose è un altro duro argentino, Ezequiel Carboni: "Non possiamo più sbagliare, lo sappiamo. La città è dispiaciuta? La squadra lo è ancora di più. Per questo chiedo ai tifosi di non abbandonarci, ma di starci vicini. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione". E la direzione è la sfida salvezza di domenica contro la Sampdoria.
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