"Ma se piove giocate?". I bambini intervistano Nainggolan
CalcioIn caso di gol, il centrocampista del Cagliari ha già la dedica pronta: sarà per i 150 bimbi della scuola elementare "Don Milani", che lo hanno sommerso di domande più o meno stravaganti. Dai primi calci al pallone alle partite sospese per... pioggia
"Giocate se piove?". E' solo una delle simpatiche e ingenue domande con cui Radja Nainggolan si è dovuto confrontare questa mattina.
Ospite della scuola elementare "Don Milani", nell'ambito del progetto "Lo stadio dei bambini", il centrocampista del Cagliari è stato sommerso dall'affetto dei piccoli tifosi, con le loro curiosità e il loro modo unico di vedere il calcio. L'hanno implorato in coro ("Radja, facci un gol domenica!"), poi via con l'intervista.
"Sono contento di giocare nel Cagliari. Mi hanno scelto e ho detto subito di sì", ha dichiarato il giocatore belga. "Se sono famoso? Magari qui in città sono conosciuto, fuori dalla Sardegna di meno", ha risposto a chi gli chiedeva come ci si sentisse ad essere un volto noto. Poi la dichiarazione d'amore: "Mi piacciono i tifosi rossoblu, sono gentili e fanno sentire il loro calore".
Nainggolan era poco più piccolo dei bambini della "Don Milani" quando ha iniziato a tirare calci al pallone. "Avevo 5 anni. A 16 sono arrivato in Italia. Come si diventa un calciatore? Si comincia presto, poi arriva un procuratore che ti cerca e da li entri nel circuito professionistico", ha spiegato cercando di semplificare al massimo il discorso. Prima di essere incoronato con il coro "Uno di noi" e di fare la sua promessa: se domenica dovesse segnare, un pensiero sarà per la scuola portafortuna.
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Ospite della scuola elementare "Don Milani", nell'ambito del progetto "Lo stadio dei bambini", il centrocampista del Cagliari è stato sommerso dall'affetto dei piccoli tifosi, con le loro curiosità e il loro modo unico di vedere il calcio. L'hanno implorato in coro ("Radja, facci un gol domenica!"), poi via con l'intervista.
"Sono contento di giocare nel Cagliari. Mi hanno scelto e ho detto subito di sì", ha dichiarato il giocatore belga. "Se sono famoso? Magari qui in città sono conosciuto, fuori dalla Sardegna di meno", ha risposto a chi gli chiedeva come ci si sentisse ad essere un volto noto. Poi la dichiarazione d'amore: "Mi piacciono i tifosi rossoblu, sono gentili e fanno sentire il loro calore".
Nainggolan era poco più piccolo dei bambini della "Don Milani" quando ha iniziato a tirare calci al pallone. "Avevo 5 anni. A 16 sono arrivato in Italia. Come si diventa un calciatore? Si comincia presto, poi arriva un procuratore che ti cerca e da li entri nel circuito professionistico", ha spiegato cercando di semplificare al massimo il discorso. Prima di essere incoronato con il coro "Uno di noi" e di fare la sua promessa: se domenica dovesse segnare, un pensiero sarà per la scuola portafortuna.
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