Inter, Leo non pensa ancora al Bayern: "La testa al Brescia"

Calcio
Il tecnico dell'Inter non si fa distrarre dall'imminente ritorno di Champions e rimane concentrato sull'impegno di Brescia
leonardo

Nella trasferta di campionato contro le Rondinelle, il tecnico brasiliano non ha inserito tra i 20 convocati Chivu ("ha un problema muscolare e un colpo al piede che ha trascinato per alcuni giorni, ma niente di grave"), Cambiasso e Thiago Motta

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Superato il Genoa in casa, domenica scorsa, la rincorsa scudetto dell'Inter riparte da Brescia, in una gara "difficile", contro un'avversaria ostica, forte e che "può avere ambizioni", soprattutto dopo le buone prestazioni mostrate nelle ultime giornate di campionato. A sostenerlo, nella conferenza stampa della vigilia, è l'allenatore nerazzurro, Leonardo.

Il Brescia, ha osservato, "è una squadra che ha tante risorse e non sono frutto di casualità i risultati che hanno conquistato soprattutto fuori casa contro Udinese, Roma e Napoli". Inoltre, ha aggiunto, "anche nella partite casalinghe dimostrano costanza e tutto questo fa pensare a una partita molto difficile per noi, un'altra, che va ad aggiungersi a tutte le altre".

D'altronde, è il monito del tecnico brasiliano, "ogni partita è importante perché vincere cambia il risveglio e fa andare avanti con uno spirito che dà ottimismo: la gara con il Brescia ha alla base una motivazione altissima e questo è un segnale che dà già una risposta". Contro le Rondinelle, Leonardo non ha inserito, tra i 20 convocati, Chivu ("ha un problema muscolare e un colpo al piede che ha trascinato per alcuni giorni, ma niente di grave"), Cambiasso e Thiago Motta, a casa perché, colpiti da piccoli problemi, "non in grado di giocare" al Rigamonti e non per calcoli in vista della gara di ritorno degli ottavi di Champions League con il Bayern Monaco.

Quanto alla convocazione in procura del presidente Moratti in merito alla richiesta di revoca dell'assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter avanzata dalla Juventus, Leonardo non spende troppe parole, malgrado la convocazione sia stata fissata a tre giorni dal Derby scudetto del 3 aprile. "Ripeto, non posso giudicare. Non voglio cercare un qualcos'altro che non c'e' - ha sottolineato - voglio solo che usciamo da tutto questo. Certo quello che succede da' fastidio a tutti. Spero - ha concluso - che si arrivi alla fine e si ricominci con l'idea di un calcio come competizione sana e fatta di passioni".

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