De Laurentiis blinda Mazzarri: al Napoli almeno fino al 2016
CalcioIl patron azzurro stoppa così le voci che vedrebbero il tecnico toscano vicino alla panchina bianconera: "La Juve se ne stia a casa sua, il mio allenatore non è sul mercato, è blindato per altri tre anni, oltre a questo che deve finire"
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"La Juve se ne stia a casa sua, il mio allenatore è blindato per altri tre anni, oltre a questo che deve finire. Se, nel 2016, Mazzarri vorrà andare a lavorare alla Juve, potrà andarci". Aurelio De Laurentiis si presenta in Lega calcio per l'odierna assemblea combattivo come al solito. "Quello che trovo molto squallido - ha aggiunto - è che si dia per scontato che tutto sia vendibile e tutto comprabile. Mazzarri non è sul mercato. Il giorno che io dovessi dire che non va bene più per il Napoli perché si è interrotta la nostra stima reciproca e la nostra volontà di lavorare insieme, allora sarà sul mercato. Io sono molto contento di averlo individuato tre anni fa, poi ho dovuto aspettare perché non sono stato fortunato ad averlo prima del tempo".
De Laurentiis è tornato anche a chiarire il concetto espresso nei giorni scorsi delle 'Tre Genoveffe e diciassette Cenerentole' del campionato italiano. "Io ho fatto un ragionamento su determinate affermazioni che sento fare in giro. Allora - ha detto - il problema è che bisogna guardare le cose con obiettività e ho citato una classifica, fatta dai giornali, secondo la quale Napoli e Palermo avrebbero dovuto occupare posizioni diverse e più vantaggiose rispetto a quelle reali. Questo mi ha fatto affermare che probabilmente c'è un'Italia calcistica che gira in due modi". Il presidente del Napoli ha anche citato l'atteggiamento dei media: "Si parlo soltanto di due-tre squadre, la maggior parte delle pagine sui giornali o degli spazi televisivi sono attribuiti sempre a tre squadre al massimo, il che secondo me è scorretto".
Comunque il cammino del Napoli per arrivare al vertice, secondo De Laurentiis, non è ancora compiuto. "Il Napoli non esisteva più - ha ricordato - è venuto dal nulla nel 2004. Io oggi non mi sento forte ancora come due squadre (le milanesi ndr) che da tantissimi anni lottano per gli scudetti. Noi non siamo ancora pronti per vincere tutto subito. Fra tre-quattro anni potremo giocarcela anche con quelli che stanno ai massimi livellli di classifica". E adesso qual è il traguardo?: "Quello dell'inizio dell'anno, migliorare di un posto la classifica dell'anno precedente, quindi l'obiettivo è arrivare quinto. Poi quello che dovesse arrivare in più va benissimo".
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"La Juve se ne stia a casa sua, il mio allenatore è blindato per altri tre anni, oltre a questo che deve finire. Se, nel 2016, Mazzarri vorrà andare a lavorare alla Juve, potrà andarci". Aurelio De Laurentiis si presenta in Lega calcio per l'odierna assemblea combattivo come al solito. "Quello che trovo molto squallido - ha aggiunto - è che si dia per scontato che tutto sia vendibile e tutto comprabile. Mazzarri non è sul mercato. Il giorno che io dovessi dire che non va bene più per il Napoli perché si è interrotta la nostra stima reciproca e la nostra volontà di lavorare insieme, allora sarà sul mercato. Io sono molto contento di averlo individuato tre anni fa, poi ho dovuto aspettare perché non sono stato fortunato ad averlo prima del tempo".
De Laurentiis è tornato anche a chiarire il concetto espresso nei giorni scorsi delle 'Tre Genoveffe e diciassette Cenerentole' del campionato italiano. "Io ho fatto un ragionamento su determinate affermazioni che sento fare in giro. Allora - ha detto - il problema è che bisogna guardare le cose con obiettività e ho citato una classifica, fatta dai giornali, secondo la quale Napoli e Palermo avrebbero dovuto occupare posizioni diverse e più vantaggiose rispetto a quelle reali. Questo mi ha fatto affermare che probabilmente c'è un'Italia calcistica che gira in due modi". Il presidente del Napoli ha anche citato l'atteggiamento dei media: "Si parlo soltanto di due-tre squadre, la maggior parte delle pagine sui giornali o degli spazi televisivi sono attribuiti sempre a tre squadre al massimo, il che secondo me è scorretto".
Comunque il cammino del Napoli per arrivare al vertice, secondo De Laurentiis, non è ancora compiuto. "Il Napoli non esisteva più - ha ricordato - è venuto dal nulla nel 2004. Io oggi non mi sento forte ancora come due squadre (le milanesi ndr) che da tantissimi anni lottano per gli scudetti. Noi non siamo ancora pronti per vincere tutto subito. Fra tre-quattro anni potremo giocarcela anche con quelli che stanno ai massimi livellli di classifica". E adesso qual è il traguardo?: "Quello dell'inizio dell'anno, migliorare di un posto la classifica dell'anno precedente, quindi l'obiettivo è arrivare quinto. Poi quello che dovesse arrivare in più va benissimo".
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