"L'Inno di Mameli? Non se ne parla proprio di cantarlo"

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Il governatore Svp dell'Alto Adige, Luis Dunrwalder, replica alla disposizione del Coni che prevede che sia intonato l'inno prima dell'inizio di tutte le partite di calcio da oggi a domenica in occasione del 150° dell'Unità. GUARDA I VIDEO: INNO E SPORT

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L'inno di Mameli prima delle partite di calcio? "Non se ne parla nemmeno". Lo ha detto il governatore Svp dell'Alto Adige, Luis Dunrwalder . Il presidente - che attualmente si trova in Nepal nel quadro dei progetti di cooperazione-sviluppo della Provincia autonoma - risponde così al giornale Dolomiten , che gli chiede di prendere posizione su una disposizione del Coni che prevede che sia intonato l'inno prima dell'inizio di tutte le partite di calcio da oggi a domenica in occasione del 150° dell'Unità d'Italia.

"Non vedo alcuna ragione perché si debba intonare l'inno", dice Durnwalder, spiegando che la Provincia ha competenza primaria sul settore dello sport e che, quindi, non ci sono ragioni giuridiche valide perché la disposizione del Coni sia applicata. Le affermazioni di Durnwalder giungono poco dopo l'eco che aveva avuto il suo rifiuto di partecipare alle celebrazioni ufficiali dell'anniversario dell'Unità d'Italia che gli era valsa una bacchettata del presidente Giorgio Napolitano. La questione dell'inno alle partite di calcio era stata sollevata ieri da due formazioni della destra sudtirolese - i Freiheitlichen (liberal-nazionali) e Suedtiroler Freiheit , il partito separatista di Eva Klotz - che avevano parlato di una "provocazione" da parte dello Stato nei confronti della minoranza sudtirolese.