Brescia, che rimpianto: Caracciolo croce e delizia
CalcioAnnata in chiaroscuro per l'attaccante, che contro l'Inter ha messo in difficoltà la difesa, ha segnato ma poi ha vissuto un black-out finale con l'errore dal dischetto e il cartellino rosso che gli farà saltare la sfida con la Juventus
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Croce a Napoli, con gol clamorosi falliti. Qualche fischio, le scuse, la promessa di segnare al proprio bersaglio preferito. I commenti su una stagione non brillantissima, su prestazioni non all'altezza. Poi Caracciolo è sceso in campo contro l'Inter con la voglia di spaccare il mondo. Ci ha provato di testa, in pallonetto. Fino al gol che sembrava aver cambiato la partita, il campionato e la sua stagione.
Di colpo la ruota si era messa a girare dalla sua parte. La rete, l'esultanza da airone. Poi il rigore. Tutta Brescia ha tenuto il fiato. Julio Cesar ha strozzato in gola l'urlo di tutti. E Caracciolo è piombato nell'incubo. Poteva cambiare tutto, quel rigore. Non solo per lui e per il Brescia, ma anche per l'Inter e per lo scudetto. Caracciolo è crollato, si è preso anche il rosso. Peggio di così non poteva andare.
Eppure era arrivato il sesto gol contro l'Inter, che aveva reso merito alla prestazione ordinata e non remissiva della banda di Iachini, schierata con il 3-5-2 della promozione. Automatismi ritrovati, soprattutto con Zambelli sulla destra. Il gol, il rigore, il Brescia ha avuto la sua possibilità. Per la quarta volta ha strappato un pareggio con una delle prime quattro. La partita con la Juve però parte già in salita. Colpa delle squalifiche: mancheranno Caracciolo, appunto. Ma anche Zebina e Hetemaj. Sarà dura fare un altro miracolo.
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Croce a Napoli, con gol clamorosi falliti. Qualche fischio, le scuse, la promessa di segnare al proprio bersaglio preferito. I commenti su una stagione non brillantissima, su prestazioni non all'altezza. Poi Caracciolo è sceso in campo contro l'Inter con la voglia di spaccare il mondo. Ci ha provato di testa, in pallonetto. Fino al gol che sembrava aver cambiato la partita, il campionato e la sua stagione.
Di colpo la ruota si era messa a girare dalla sua parte. La rete, l'esultanza da airone. Poi il rigore. Tutta Brescia ha tenuto il fiato. Julio Cesar ha strozzato in gola l'urlo di tutti. E Caracciolo è piombato nell'incubo. Poteva cambiare tutto, quel rigore. Non solo per lui e per il Brescia, ma anche per l'Inter e per lo scudetto. Caracciolo è crollato, si è preso anche il rosso. Peggio di così non poteva andare.
Eppure era arrivato il sesto gol contro l'Inter, che aveva reso merito alla prestazione ordinata e non remissiva della banda di Iachini, schierata con il 3-5-2 della promozione. Automatismi ritrovati, soprattutto con Zambelli sulla destra. Il gol, il rigore, il Brescia ha avuto la sua possibilità. Per la quarta volta ha strappato un pareggio con una delle prime quattro. La partita con la Juve però parte già in salita. Colpa delle squalifiche: mancheranno Caracciolo, appunto. Ma anche Zebina e Hetemaj. Sarà dura fare un altro miracolo.
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