Viviano ci lascia la faccia, Lupatelli debutta e convince

Calcio
Una maschera di sangue: finisce così la partita di Viviano contro il Lecce (Foto Ansa)
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Brutto infortunio per il portiere azzurro: 17 punti di sutura e lieve trauma cranico dopo il calcio di Vives. Il numero 12, alla prima presenza con il Bologna, non lo fa rimpiangere: è la settima squadra diversa con cui gioca in serie A

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In un Bologna dove tutto va a meraviglia, dove quando si inceppa Di Vaio ci pensa Ramirez, dove i punti sono più da Europa che da salvezza, c'è spazio per tutti. O meglio, in questo miracolo di Malesani c'è il contributo di tutti. La forza di un gruppo si vede dai particolari, ed è questa la prima grande vittoria del tecnico dei rossoblù.

Perché se anche superman Viviano deve abdicare, il Bologna non trema. È successo contro il Lecce, quando il portierone è stato abbattuto da un colpo da taekwondo. Allora è stato buttato nella mischia, a freddo, Cristiano Lupatelli. Non giocava dallo scorso mese di maggio, maglia sempre rossoblù ma stemma del Cagliari. È stato all'ombra di super Viviano tutto l'anno, poi è stato catapultato in campo all'improvviso.

Troppo esperto per tremare, Lupatelli ha parato, ha dato sicurezza e si è preso i complimenti di tutti i compagni. Il portiere nato a Perugia, classe 1978, ha così debuttato con la maglia del Bologna, arrivando a quota sette squadre diverse in Serie A (le altre: Roma, Chievo, Fiorentina, Palermo, Parma e Cagliari). Intanto Emiliano Viviano è finito in ospedale, dove gli sono stati applicati 17 punti di sutura e gli sono stati riscontrati un lieve trauma cranico non commotivo e una distorsione al rachide cervicale. Tre giorni di riposo e potrebbe tornare ad allenarsi. Senza fretta, però. Nel caso, Lupatelli ha dimostrato di essere pronto.

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