Lecce, manca un leader: a Bologna ventunenni con 50 presenze

Calcio
Gigi De Canio, allenatore del Lecce
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Gigi De Canio ci mette la faccia in conferenza: "Non mollo e tratto tutti allo stesso modo, Chevanton compreso. Manca un leader? Chiedete a Semeraro. A Bologna ci sono giocatori che a 21 anni hanno 50 presenze in serie A e hanno più esperienza di noi"

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C'era attesa a Lecce, oggi, per la conferenza stampa straordinaria indetta da mister De Canio, uno che di solito in settimana preferisce lavorare sul campo che mettersi di fronte a un microfono. Dall'annuncio alle parole del mister sono iniziate a circolare, sui siti dei tifosi, ipotesi di ogni tipo, fino alle dimissioni. Niente di più lontano dal vero: De Canio sottolinea orgogliosamente che ci tiene a metterci la faccia, che non molla la barca e che, soprattutto, la squadra tiene alla Serie A, forte di uno spogliatoio unito.

Difficile crederlo, anche dopo la sfuriata di domenica con Chevanton, vera colonna dei salentina e, in passato ma forse ancora oggi, vero leader della squadra. Un leader che però De Canio fatica a riconoscere e con il quale gli screzi non mancano. "Manca un leader? Questa cosa dovete chiederla a Semeraro". Carenze caratteriali, tecniche o che altro, alla base del mese orribile dei giallorossi? "Nel Bologna gioca un ragazzo di 21 anni con già 50 presenze in serie A (si riferisce a Casarini, 49 o Ekdal, 46). Chi di noi ha 50 presenze in serie A? Per un calciatore sono importanti le doti tecniche ma anche l'esperienza".

Infine una battuta sui tifosi che al termine di Lecce-Bologna si sono avvicinati a lui, Giacomazzi e Pierandrea Semeraro: "Hanno capito la situazione". Sarà, intanto molti pensano che la "favola Lecce" sia finita, e che sia necessario portare la barca a riva e poi lasciarla rimettere in sesto ad altri.