Juve, maledizione infortuni: Iaquinta ancora ko
CalcioIl centravanti bianconero ha accusato un fastidio muscolare e ha dovuto sospendere la seduta di allenamento. Problemi anche per Martinez e Traorè, fermi per motivi precauzionali
Sfoglia l'Album della Juventus
E' una Juventus altalenante nei risultati, ma in un settore presenta una continuita' indiscutibile: gli infortuni. Nemmeno questa settimana manca chi marca visita. Un nome piuttosto gettonato, Vincenzo Iaquinta, che si e' fermato per un risentimento alla coscia sinistra. Ma ce n'e' anche per Traorè e Martinez, che non hanno preso parte alla partitella per motivi precauzionali.
Peccato per i 350 tifosi accorsi nella giornata di festa a esibire coccarde tricolori, come quelle attaccate al petto dei giocatori negli anni dei trionfi nazionali. Quello degli infortuni, problema spesso minimizzato in casa Juve, si rivela ormai una delle cause tangibili della carenza di risultati accusata quest'anno. Un problema che dura ormai da due anni e che la societa' sta cercando di risolvere. Se e' vero che le cifre dicono che i bianconeri sono in linea con la media europea, secondo le tabelle Uefa, e' altrettanto vero che con un organico inferiore a quello di Inter e Milan (lo ha ammesso lo stesso Del Neri), le defezioni degli Iaquinta e Amauri di turno, o di Martinez e Traorè, che dovrebbero essere gli uomini piu' freschi a cui affidare il finale di stagione, diventano una palla al piede troppo condizionante per tecnico e squadra. La Juve e' gia' priva di Quagliarella e De Ceglie, fermati solo dalla fatalita', perche' hanno accusato (insieme a Martinez nell'autunno scorso) gravi infortuni traumatici. Meno che meno, in questo contesto di emergenza perenne, il tecnico bianconero ha potuto sperimentare moduli e soluzioni alternative, ammesso che ne avesse l'intenzione.
E' comunque piaciuto ai tifosi il gesto di aprire l'allenamento al pubblico, un atto di trasparenza e condivisione importante in un momento difficile. Ma domenica, quelli presenti allo stadio, non faranno sconti: vogliono solo una vittoria, dopo quattro sconfitte su cinque partite. Rialzare la testa senza guardare la classifica, e' la missione a scadenza immediata. La societa' pretende l'Europa League, sia perche' e' fondamentale per l'immagine del club, sia perche' quest'anno Del Neri e compagni sono usciti ingloriosamente al primo turno, pur trovandosi in un girone assolutamente abbordabile. Del Piero e Buffon incarnano perfettamente lo spirito bianconero in questo momento assai buio e saranno loro a suonare la carica in campo e negli spogliatoi. La Juve di oggi ha piu' che mai deciso di ripartire da loro per ritrovare la strada dei tempi felici.
Commenta nel Forum della Juventus
E' una Juventus altalenante nei risultati, ma in un settore presenta una continuita' indiscutibile: gli infortuni. Nemmeno questa settimana manca chi marca visita. Un nome piuttosto gettonato, Vincenzo Iaquinta, che si e' fermato per un risentimento alla coscia sinistra. Ma ce n'e' anche per Traorè e Martinez, che non hanno preso parte alla partitella per motivi precauzionali.
Peccato per i 350 tifosi accorsi nella giornata di festa a esibire coccarde tricolori, come quelle attaccate al petto dei giocatori negli anni dei trionfi nazionali. Quello degli infortuni, problema spesso minimizzato in casa Juve, si rivela ormai una delle cause tangibili della carenza di risultati accusata quest'anno. Un problema che dura ormai da due anni e che la societa' sta cercando di risolvere. Se e' vero che le cifre dicono che i bianconeri sono in linea con la media europea, secondo le tabelle Uefa, e' altrettanto vero che con un organico inferiore a quello di Inter e Milan (lo ha ammesso lo stesso Del Neri), le defezioni degli Iaquinta e Amauri di turno, o di Martinez e Traorè, che dovrebbero essere gli uomini piu' freschi a cui affidare il finale di stagione, diventano una palla al piede troppo condizionante per tecnico e squadra. La Juve e' gia' priva di Quagliarella e De Ceglie, fermati solo dalla fatalita', perche' hanno accusato (insieme a Martinez nell'autunno scorso) gravi infortuni traumatici. Meno che meno, in questo contesto di emergenza perenne, il tecnico bianconero ha potuto sperimentare moduli e soluzioni alternative, ammesso che ne avesse l'intenzione.
E' comunque piaciuto ai tifosi il gesto di aprire l'allenamento al pubblico, un atto di trasparenza e condivisione importante in un momento difficile. Ma domenica, quelli presenti allo stadio, non faranno sconti: vogliono solo una vittoria, dopo quattro sconfitte su cinque partite. Rialzare la testa senza guardare la classifica, e' la missione a scadenza immediata. La societa' pretende l'Europa League, sia perche' e' fondamentale per l'immagine del club, sia perche' quest'anno Del Neri e compagni sono usciti ingloriosamente al primo turno, pur trovandosi in un girone assolutamente abbordabile. Del Piero e Buffon incarnano perfettamente lo spirito bianconero in questo momento assai buio e saranno loro a suonare la carica in campo e negli spogliatoi. La Juve di oggi ha piu' che mai deciso di ripartire da loro per ritrovare la strada dei tempi felici.
Commenta nel Forum della Juventus