Marino, stai tranquillo. Ghirardi ha imparato da Cuper
CalcioNessun esonero in vista per il tecnico del Parma. Lo assicura il presidente, che dice di non aver mai tratto beneficio dal cambio di allenatore in corsa. Tre anni fa il tentativo con Hector Cuper, che "portò timori e paura"
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Marino può dormire sonni tranquilli. Ma non troppo: il pericolo è quello di risvegliarsi in Serie B.
Tuttavia, il presidente Ghirardi ci tiene a tranquillizzarlo e in questi giorni continua a rinnovare la sua fiducia al tecnico siciliano. L'ultima dichiarazione in ordine di tempo lo ha visto prendere le distanze da colleghi come Zamparini o Cellino, ammettendo di non provare gusto nel cambiare di continuo gli allenatori.
"Ho 15 anni di calcio alle spalle, vengo dalla Terza Categoria - ha detto - e ne ho esonerati tanti di allenatori. Ma non ho mai avuto benefici, se non forse in un caso".
Insomma, l'esonero non è la soluzione, e lo ribadisce con un esempio concreto: "Tre anni fa purtroppo mi sono reso conto che sarei retrocesso. La squadra non aveva più mordente. La scelta del cambio di allenatore fu sbagliata, perché Cuper portò timori e paura".
Marino può stare tranquillo anche perché Ghirardi non vede analogie con quella situazione: "Oggi la squadra è viva. Una squadra che retrocede non fa un primo tempo giocando alla pari con il Napoli, passando in vantaggio, e non recupera due gol alla Roma".
Non ditelo a Bari e Brescia. Loro hanno sfiorato la vittoria contro Milan e Inter e sono ancora più inguaiate.
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Marino può dormire sonni tranquilli. Ma non troppo: il pericolo è quello di risvegliarsi in Serie B.
Tuttavia, il presidente Ghirardi ci tiene a tranquillizzarlo e in questi giorni continua a rinnovare la sua fiducia al tecnico siciliano. L'ultima dichiarazione in ordine di tempo lo ha visto prendere le distanze da colleghi come Zamparini o Cellino, ammettendo di non provare gusto nel cambiare di continuo gli allenatori.
"Ho 15 anni di calcio alle spalle, vengo dalla Terza Categoria - ha detto - e ne ho esonerati tanti di allenatori. Ma non ho mai avuto benefici, se non forse in un caso".
Insomma, l'esonero non è la soluzione, e lo ribadisce con un esempio concreto: "Tre anni fa purtroppo mi sono reso conto che sarei retrocesso. La squadra non aveva più mordente. La scelta del cambio di allenatore fu sbagliata, perché Cuper portò timori e paura".
Marino può stare tranquillo anche perché Ghirardi non vede analogie con quella situazione: "Oggi la squadra è viva. Una squadra che retrocede non fa un primo tempo giocando alla pari con il Napoli, passando in vantaggio, e non recupera due gol alla Roma".
Non ditelo a Bari e Brescia. Loro hanno sfiorato la vittoria contro Milan e Inter e sono ancora più inguaiate.
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