Zarate, gol da tre punti per la Lazio. Cesena battuto
CalcioUn lampo dell'argentino dopo ottanta secondi riporta i biancocelesti in quarta posizione, a +1 dall'Udinese, riducendo a due punti il distacco dal Napoli. Gli uomini di Ficcadenti giocano un buon secondo tempo ma non riescono a trovare il pari. LE FOTO
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di VALERIO SPINELLA
Zona-Champions riacciuffata, aspettando Udinese-Catania. A sei giorni dalla sconfitta nel derby, la Lazio ha superato la prova Cesena riportandosi al quarto posto. E' bastata la prima azione di gioco per far sì che un match complicato (romagnoli agguerriti, in piena lotta salvezza) prendesse la giusta piega. E' l'inedita coppia Sculli-Zarate a confezionare il vantaggio dopo soli 80 secondi di gioco, con l'argentino che raggiunge la quinta rete stagionale.
Un gol che interrompe la serie positiva di Ficcadenti: il suo Cesena, reduce dal pareggio di sabato scorso contro la Juve e dalle precedenti vittorie contro Chievo e Samp, si ferma a Roma, dove non aveva mai superato la Lazio. I biancocelesti dovranno ora sperare nell'impresa del Catania ad Udine, dove, visto lo stato di forma degli uomini di Guidolin, anche un pareggio sarebbe da considerarsi un bottino ragguardevole.
Dal punto di vista dei "gemellaggi", le squadre a cui si appella il Cesena dopo questa sconfitta offrono garanzie maggiori, perlomeno sulla carta. Le concorrenti Brescia e Lecce, infatti, rispettivamente a -3 e -2 dai romagnoli, dovranno vedersela in trasferta contro Juve e Inter. Ficcadenti confida sul fatto che queste non facciano scherzi per conservare il quartultimo posto. Le squadre nella zona calda della classifica seguiranno con particolare attenzione Sampdoria-Parma: se non dovesse terminare in pareggio, la gara tra blucerchiati ed emiliani vedrebbe fare un mini-balzo ad una delle due.
Preoccupazioni di tutt'altro tipo per una Lazio che ritrova il sorriso in virtù dei tre punti ma che deve riflettere su un dato, legato ai gol fatti. La squadra di Reja, priva di un vero e proprio bomber (Kozak e Zarate sono ancora distanti dal raggiungere la doppia cifra nella stagione in corso) conta solo 36 reti all'attivo. Tra le prime sette in classifica è quella più indietro, nonostante una gara in più: persino la Juve, la più vicina in questo senso, ha un vantaggio consistente, contando 43 gol fatti.
D'altro canto i biancocelesti, grazie a un Muslera imbattuto contro i romagnoli, incrementano l'attivo in differenza reti (36; 25) e conservano la seconda miglior difesa (in testa il Milan con 21 reti subite). Una statistica confortante per chi ambisce a volare in Europa.
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Zona-Champions riacciuffata, aspettando Udinese-Catania. A sei giorni dalla sconfitta nel derby, la Lazio ha superato la prova Cesena riportandosi al quarto posto. E' bastata la prima azione di gioco per far sì che un match complicato (romagnoli agguerriti, in piena lotta salvezza) prendesse la giusta piega. E' l'inedita coppia Sculli-Zarate a confezionare il vantaggio dopo soli 80 secondi di gioco, con l'argentino che raggiunge la quinta rete stagionale.
Un gol che interrompe la serie positiva di Ficcadenti: il suo Cesena, reduce dal pareggio di sabato scorso contro la Juve e dalle precedenti vittorie contro Chievo e Samp, si ferma a Roma, dove non aveva mai superato la Lazio. I biancocelesti dovranno ora sperare nell'impresa del Catania ad Udine, dove, visto lo stato di forma degli uomini di Guidolin, anche un pareggio sarebbe da considerarsi un bottino ragguardevole.
Dal punto di vista dei "gemellaggi", le squadre a cui si appella il Cesena dopo questa sconfitta offrono garanzie maggiori, perlomeno sulla carta. Le concorrenti Brescia e Lecce, infatti, rispettivamente a -3 e -2 dai romagnoli, dovranno vedersela in trasferta contro Juve e Inter. Ficcadenti confida sul fatto che queste non facciano scherzi per conservare il quartultimo posto. Le squadre nella zona calda della classifica seguiranno con particolare attenzione Sampdoria-Parma: se non dovesse terminare in pareggio, la gara tra blucerchiati ed emiliani vedrebbe fare un mini-balzo ad una delle due.
Preoccupazioni di tutt'altro tipo per una Lazio che ritrova il sorriso in virtù dei tre punti ma che deve riflettere su un dato, legato ai gol fatti. La squadra di Reja, priva di un vero e proprio bomber (Kozak e Zarate sono ancora distanti dal raggiungere la doppia cifra nella stagione in corso) conta solo 36 reti all'attivo. Tra le prime sette in classifica è quella più indietro, nonostante una gara in più: persino la Juve, la più vicina in questo senso, ha un vantaggio consistente, contando 43 gol fatti.
D'altro canto i biancocelesti, grazie a un Muslera imbattuto contro i romagnoli, incrementano l'attivo in differenza reti (36; 25) e conservano la seconda miglior difesa (in testa il Milan con 21 reti subite). Una statistica confortante per chi ambisce a volare in Europa.
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