Brescia oltre la rabbia: i motivi per credere alla salvezza
Calcio
Alla società non è piaciuto l'arbitraggio di Celi contro la Juventus. Ma il tecnico Iachini non si abbatte: "Superate partite difficili, prima eravamo a cinque punti dalla salvezza, ora siamo a tre". Eder e i ritorni: c'è voglia di crederci
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Brescia, non ti abbattere. E' questo il grido che si alza da allenatore e giocatori dopo la sconfitta di Torino contro la Juventus. Anche se l'urlo più forte è quello della società, che si lamenta, e fortemente, dell'operato dell'arbitro Celi. A tuonare è Fabio Corioni: "Ogni volta che ci mandano questo arbitro è una vera sciagura. Sull'episodio iniziale Chiellini-Eder era ad un metro, come può non aver giudicato fallo e per di più da ultimo uomo quello? Poi, sul primo gol c'era un fallo su Kone impossibile da non vedere. Senza considerare il doppio giallo di Mareco, troppo fiscale. C'è rammarico, chiediamo solo che ci venga dato quello che ci spetta".
Iachini però non vede tutto nero. Innanzitutto tiene a sottolineare un aspetto: "Quando ho ripreso la squadra dopo la gestione Beretta, eravamo a 5 punti dalla salvezza. Ora siamo solo a tre". Un primo spunto per dare fiducia all'ambiente. Ma non è l'unico motivo che fa prendere un po' di fiato all'ambiente bresciano. Ci sono i gol di Eder, arrivato a quota quattro, che ad esempio fanno ben sperare. Ci sono il ritorno dalla squalifica di Zebina, Caracciolo e Hetemaj e l'imminente recupero di Cristiano Zanetti. Chi è tornato è Cordova, dalle cui punizioni possono arrivare punti preziosi. Poi il calendario: "Abbiamo superato un momento critico", dice Iachini. Ora di big da incontrare resta solo il Milan. Gli scontri salvezza, invece, ce ne sono in successione. Sampdoria, Catania e Cesena. Dalla quartultima alla penultima di campionato. Le partite della verità arrivano in fondo. Resta da vedere con quanti punti si presenterà la squadra di Iachini.
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Brescia, non ti abbattere. E' questo il grido che si alza da allenatore e giocatori dopo la sconfitta di Torino contro la Juventus. Anche se l'urlo più forte è quello della società, che si lamenta, e fortemente, dell'operato dell'arbitro Celi. A tuonare è Fabio Corioni: "Ogni volta che ci mandano questo arbitro è una vera sciagura. Sull'episodio iniziale Chiellini-Eder era ad un metro, come può non aver giudicato fallo e per di più da ultimo uomo quello? Poi, sul primo gol c'era un fallo su Kone impossibile da non vedere. Senza considerare il doppio giallo di Mareco, troppo fiscale. C'è rammarico, chiediamo solo che ci venga dato quello che ci spetta".
Iachini però non vede tutto nero. Innanzitutto tiene a sottolineare un aspetto: "Quando ho ripreso la squadra dopo la gestione Beretta, eravamo a 5 punti dalla salvezza. Ora siamo solo a tre". Un primo spunto per dare fiducia all'ambiente. Ma non è l'unico motivo che fa prendere un po' di fiato all'ambiente bresciano. Ci sono i gol di Eder, arrivato a quota quattro, che ad esempio fanno ben sperare. Ci sono il ritorno dalla squalifica di Zebina, Caracciolo e Hetemaj e l'imminente recupero di Cristiano Zanetti. Chi è tornato è Cordova, dalle cui punizioni possono arrivare punti preziosi. Poi il calendario: "Abbiamo superato un momento critico", dice Iachini. Ora di big da incontrare resta solo il Milan. Gli scontri salvezza, invece, ce ne sono in successione. Sampdoria, Catania e Cesena. Dalla quartultima alla penultima di campionato. Le partite della verità arrivano in fondo. Resta da vedere con quanti punti si presenterà la squadra di Iachini.
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