Piccoli Azzurri crescono, l'Italia di Ferrara cala il tris
Calcio
Nell'amichevole di Reggio Emilia l'Under 21 liquida con un netto 3-1 i pari età della Svezia. Segnano Fabbrini, Paloschi e Macheda. Per gli azzurrini si tratta del terzo successo dopo quelli sulla Turchia e sull'Inghilterra
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ITALIA-SVEZIA 3-1
19' Fabbrini, 32' Paloschi, 56' Macheda, 62' Larsson (S)
Un'Italia giovane e che piace. Saranno pur solo delle amichevoli ma la squadra di Ciro Ferrara continua a crescere dimostrando che anche i giovani nostrani hanno le qualità per dire la loro in campo internazionale. A Reggio Emilia il successo sulla Svezia è stato netto, nel risultato di 3-1, ma soprattutto nel gioco. Alla qualità di Fabbrini, autore del gol che ha aperto la gara, si è aggiunto il cinismo di Paloschi, al rientro in Nazionale e per giunta con la fascia di capitano, e la ritrovata verve di un Macheda che se alla Samp non è riuscito ad imporsi, con gli azzurrini continua a segnare. Dopo Turchia e Inghlterra, Kiko ha infilato anche la porta di una Svezia che non è assolutamente squadra da buttare.
Bene in mezzo al campo con Marrone a interdire e D'Alessandro a cucire il gioco per gli attaccanti, la squadra di Ferrara sembra aver trovato una certa quadratura anche in difesa nonostante l'assenza di Santon (convocato da Prandelli). Il viola Camporese e l'interista (in prestito al Vitesse in Olanda) Caldirola hanno dato garanzie come coppia centrale. Le alternative non mancano e in attacco Borini ha fatto sapere che lui, dopo la doppietta all'esordio da titolare con la maglia dello Swansea, è pronto a dar filo da torcere al ct. Gli azzurrini raccolgono un altro successo molto importante, la strada per tornare a essere vincenti è ancora lunga ma il sentiero intrapreso è quello giusto.
ITALIA-SVEZIA 3-1
19' Fabbrini, 32' Paloschi, 56' Macheda, 62' Larsson (S)
Un'Italia giovane e che piace. Saranno pur solo delle amichevoli ma la squadra di Ciro Ferrara continua a crescere dimostrando che anche i giovani nostrani hanno le qualità per dire la loro in campo internazionale. A Reggio Emilia il successo sulla Svezia è stato netto, nel risultato di 3-1, ma soprattutto nel gioco. Alla qualità di Fabbrini, autore del gol che ha aperto la gara, si è aggiunto il cinismo di Paloschi, al rientro in Nazionale e per giunta con la fascia di capitano, e la ritrovata verve di un Macheda che se alla Samp non è riuscito ad imporsi, con gli azzurrini continua a segnare. Dopo Turchia e Inghlterra, Kiko ha infilato anche la porta di una Svezia che non è assolutamente squadra da buttare.
Bene in mezzo al campo con Marrone a interdire e D'Alessandro a cucire il gioco per gli attaccanti, la squadra di Ferrara sembra aver trovato una certa quadratura anche in difesa nonostante l'assenza di Santon (convocato da Prandelli). Il viola Camporese e l'interista (in prestito al Vitesse in Olanda) Caldirola hanno dato garanzie come coppia centrale. Le alternative non mancano e in attacco Borini ha fatto sapere che lui, dopo la doppietta all'esordio da titolare con la maglia dello Swansea, è pronto a dar filo da torcere al ct. Gli azzurrini raccolgono un altro successo molto importante, la strada per tornare a essere vincenti è ancora lunga ma il sentiero intrapreso è quello giusto.
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