Ljajic prende in mano la Serbia: "Grazie a Mihajlovic"
Calcio
Il fantasista titolare nelle sfide di qualificazione agli Europei nonostante il periodo poco brillante. "Sono migliorato molto da quando sono a Firenze, e mi piace vivere qui", dice il numero 22. Che poi giustifica la stagione viola con gli infortuni
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Adem Ljajic ha sempre qualcuno che scommette su di lui. Ci aveva provato Sir Alex Ferguson, poi ci ha puntato forte Pantaleo Corvino. Mihajlovic l'ha lanciato, in mancanza di Jovetic e Mutu, fidandosi ciecamente. E adesso che sta attraversando un periodo tutt'altro che brillante, Ljajic riceve un'altra spinta. Vladimir Petrovic lo schiererà titolare nella sfida che vede la Serbia affrontare l'Irlanda del Nord. Sarà la prima ufficiale per Ljajic, che aveva debuttato in amichevole.
E il fantasista serbo, classe 1991, non manca di ringraziare la Fiorentina. "Sono migliorato molto da quando sono a Firenze. Non è stato facile ripartire dopo il mancato trasferimento a Manchester, ma con Mihajlovic le cose sono subito andate alla grande. E non perché siamo serbi entrambi. Sinisa è molto equo e corretto, non ha favoritismi". Anche se non va tutto a meraviglia, per il giovane Ljajic, ultimamente poco coninvolto. "È vero, ho ancora qualche problema con la lingua. Ma no, non ho nostalgia".
Poi parla dei suoi progressi fisici: "Tanti mi dicono che non reggo lo sforzo dei novanta minuti, che vado in calando. Ma sto lavorando duramente in palestra. Poi ho avuto il pieno di energie quando ho segnato contro il Brescia. È stato molto importante per me quel gol decisivo". E anche per Ljajic, che tiene a sottolineare come il suo ruolo sia quello di trequartista puro, conferma che la Fiorentina è finalmente fuori dalla crisi: "Abbiamo avuto tanti infortuni che non ci hanno permesso di esprimerci al meglio. Ora abbiamo otto partite per dimostrare il nostro valore". Adem avrà un'opportunità in più, quella con la maglia serba.
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Adem Ljajic ha sempre qualcuno che scommette su di lui. Ci aveva provato Sir Alex Ferguson, poi ci ha puntato forte Pantaleo Corvino. Mihajlovic l'ha lanciato, in mancanza di Jovetic e Mutu, fidandosi ciecamente. E adesso che sta attraversando un periodo tutt'altro che brillante, Ljajic riceve un'altra spinta. Vladimir Petrovic lo schiererà titolare nella sfida che vede la Serbia affrontare l'Irlanda del Nord. Sarà la prima ufficiale per Ljajic, che aveva debuttato in amichevole.
E il fantasista serbo, classe 1991, non manca di ringraziare la Fiorentina. "Sono migliorato molto da quando sono a Firenze. Non è stato facile ripartire dopo il mancato trasferimento a Manchester, ma con Mihajlovic le cose sono subito andate alla grande. E non perché siamo serbi entrambi. Sinisa è molto equo e corretto, non ha favoritismi". Anche se non va tutto a meraviglia, per il giovane Ljajic, ultimamente poco coninvolto. "È vero, ho ancora qualche problema con la lingua. Ma no, non ho nostalgia".
Poi parla dei suoi progressi fisici: "Tanti mi dicono che non reggo lo sforzo dei novanta minuti, che vado in calando. Ma sto lavorando duramente in palestra. Poi ho avuto il pieno di energie quando ho segnato contro il Brescia. È stato molto importante per me quel gol decisivo". E anche per Ljajic, che tiene a sottolineare come il suo ruolo sia quello di trequartista puro, conferma che la Fiorentina è finalmente fuori dalla crisi: "Abbiamo avuto tanti infortuni che non ci hanno permesso di esprimerci al meglio. Ora abbiamo otto partite per dimostrare il nostro valore". Adem avrà un'opportunità in più, quella con la maglia serba.
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