Corioni ha in testa la tabella salvezza: ce la dobbiamo fare
CalcioIl presidente del Brescia arringa i tifosi all'inaugurazione della mostra sul centenario della società. Estrae un calendario con le ultime otto giornate e se lo mette sulla fronte: "Abbiamo i cento anni da festeggiare, non possiamo retrocedere"
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La festa per l'inaugurazione della mostra per i cento anni di storia del Brescia scalda gli animi. Agita, eccita. In particolare, il patron, Gino Corioni. Che nel giorno in cui la squadra si è ritrovata a palazzo Martinengo per ammirare i cimeli, le foto, e tutti i pezzi di storia del Brescia Calcio, ha arringato i tifosi presenti, scuotendo la squadra.
Lo ha fatto in maniera simpatica, togliendosi dalla tasca un calendario con le ultime otto partite del Brescia, e mettendoselo sulla fronte: "La tabella salvezza ce l'ho in testa". Corioni non vuole che la festa per il centenario venga rovinata dalla retrocessione. "A giugno abbiamo tre giorni di celebrazioni per i 100 anni. Ecco, dobbiamo fare una festa doppia, dobbiamo salvarci".
"È una vita che devo portare il Brescia in serie A e poi salvarmi. È sempre così. Ma in un futuro spero di dare una dimensione più stabile a questa società. Stiamo soffrendo più di quel che pensavo, è vero. Io voglio che la "V" bianca delle nostre maglie, che ci distingue da tutte le altre squadre e non solo italiane, possa restare in serie A".
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La festa per l'inaugurazione della mostra per i cento anni di storia del Brescia scalda gli animi. Agita, eccita. In particolare, il patron, Gino Corioni. Che nel giorno in cui la squadra si è ritrovata a palazzo Martinengo per ammirare i cimeli, le foto, e tutti i pezzi di storia del Brescia Calcio, ha arringato i tifosi presenti, scuotendo la squadra.
Lo ha fatto in maniera simpatica, togliendosi dalla tasca un calendario con le ultime otto partite del Brescia, e mettendoselo sulla fronte: "La tabella salvezza ce l'ho in testa". Corioni non vuole che la festa per il centenario venga rovinata dalla retrocessione. "A giugno abbiamo tre giorni di celebrazioni per i 100 anni. Ecco, dobbiamo fare una festa doppia, dobbiamo salvarci".
"È una vita che devo portare il Brescia in serie A e poi salvarmi. È sempre così. Ma in un futuro spero di dare una dimensione più stabile a questa società. Stiamo soffrendo più di quel che pensavo, è vero. Io voglio che la "V" bianca delle nostre maglie, che ci distingue da tutte le altre squadre e non solo italiane, possa restare in serie A".
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