Bernacci, forse ci siamo. "Sta pensando di tornare"

Calcio
Marco Bernacci (1983) ha giocato 12 partite, segnando un gol, nel Bologna, stagione 2008/2009 (Foto Ansa)
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L'attaccante del Bologna, passato in prestito al Torino la scorsa estate, aveva dato l'addio al calcio per motivi personali. Causa probabile: la depressione. Ora, sette mesi dopo, torna a parlare il suo procuratore: "Ci incontreremo con la società"

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Il 26 agosto aveva detto "basta, stop, mi fermo. Chiudo". Marco Bernacci era appena passato in prestito al Torino e il giorno dopo la sua prima presenza in maglia granata aveva dato l'addio, per lo meno temporaneo, al calcio. "Motivi strettamente personali". Depressione, si è detto subito. Sette mesi dopo, si torna a parlare di lui. Lo ha fatto il suo procuratore, Giovanni Sama, sulle colonne del Resto del Carlino.

"C'è l'idea di tornare a giocare. Marco ci sta pensando, lo devo incontrare di nuovo per capire se ha deciso. Poi entro un mese fisseremo un appuntamento con il Bologna, per parlare con la società". I rossoblù avevano scambiato con il Torino il prestito di Bernacci con quello di Rubin. Poi era arrivato l'abbandono, inatteso e insospettabile. Ora c'è da ricostruire, da ripartire da zero.

Anche perché il Bologna aveva puntato forte su di lui. In particolare, Cazzola: Bernacci è stato il primo acquisto dell'ex patron (e neo amministratore delegato). Pagato 4 milioni di euro, aveva firmato un contratto di cinque anni. Ora le ipotesi sul suo futuro sono molte. Dalla rescissione, all'adeguamento al ribasso del contratto. "L'ideale sarebbe trovare una collocazione in una squadra di serie B, in una piazza con poca pressione, per ricominciare con calma", ha detto il procuratore. Che non ha dimenticato di ringraziare il Bologna: "La società ha mostrato grande umanità e rispetto nei confronti di Marco". Che ora, forse, ha deciso di ripartire.

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