Milan-Inter, quando il grande assente può diventare decisivo

Calcio
Il grande assente. Zlatan Ibrahimovic non giocherà il derby. All'andata fu proprio lo svedese a decidere Inter-Milan su rigore (Getty)
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Il derby di domani sera sarà privo di uno dei protagonisti più attesi, il grande ex Zlatan Ibrahimovic. Negli ultimi 10 anni la mancanza di determinati campioni in campo è risultata cruciale per l'esito della stracittadina milanese, in altri no. LE FOTO

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di LUIGI VACCARIELLO

Il derby “della Madunina” numero 274, sarà soprattutto il match del grande assente, Zlatan Ibrahimovic. A nulla è valso il ricorso della società rossonera, la giustizia sportiva è stata inflessibile: lo svedese sconterà l’ultima delle sue due giornate di squalifica (inizialmente erano tre), per il pugno al fianco del barese Rossi, proprio contro la sua ex squadra. Nel corso di questa stagione la presenza dello svedese è stato spesso decisivo, soprattutto in campionato, per le sorti del Milan, derby d'andata compreso. Non a caso nella trasferta di Palermo, i rossoneri privi del loro fuoriclasse principe sono incappati nella quarta sconfitta stagionale in Serie A. L’Inter, che probabilmente ritroverà Milito e forse gli acciaccati Chivu e Ranocchia, oltre a Samuel, dovrà fare a meno dello squalificato Lucio.

Il film del derby che andrà in onda il prossimo 2 aprile allo stadio Meazza non potrà contare, quindi, su alcuni attori - soprattutto uno in particolare, Ibrahimovic  - che potevano essere protagonisti, ma che in realtà saranno costretti ad assistere da spettatori alla pellicola diretta dal duo Allegri-Leonardo. La domanda allora sorge spontanea: quanto incideranno queste assenze sull’equilibrio della partita? Be’ analizzando quanto avvenuto negli ultimi 10 anni, vale a dire dalla stagione 2000-01, se si escludono i 4 incontri di Champions e i due di Coppa Italia, Milan e Inter si sono affrontate 21 volte in campionato con questi esiti: 2 pareggi, 11 successi rossoneri e 8 nerazzurri. Le assenze si sono fatte sentire soprattutto in quei match conclusi con più di un gol di scarto, la bilancia degli infortuni invece non sembra aver inciso più di tanto nei 2 incontri finiti in parità e, con qualche eccezione, nelle reciproche vittorie di misura. Andando ad analizzare invece i successi più roboanti il discorso assenze sembra aver tutt’altro valore.

Difficile non partire dal famoso, ed amarissimo per i nerazzurri, 0-6 milanista dell’11 maggio 2001, firmato dalle doppiette di Dj Comandini e Shevchenko, e dalle reti di Giunti e Serginho. L’inter pagò a carissimo prezzo le indisponibilità di Ronaldo ma soprattutto Cordoba in difesa. Le assenze interiste pesarono e non poco anche nel match successivo: stagione 2001/02, altro successo milanista in trasferta. In quel 2-4 l’Inter dovette fare a meno della sua coppia di attaccanti titolari, Ronaldo e Vieri. I due sostituti, Ventola e Kallon, andarono a segno, ma il solito Sheva, con il supporto sottorete di Contra e Inzaghi, non lasciò scampo agli uomini di Cuper.  Nel derby di ritorno invece proprio il rientrante Vieri risultò decisivo contro un Milan privo di due pedine chiave come Maldini e Inzaghi (0-1). L’assenza dell’attuale Ibra rossonero ricorda molto quello dell’Adriano nerazzurro del 5 ottobre 2003. Senza l’imperatore, l’Inter perì 1-3 sotto i colpi di Inzaghi, Kakà e Shevchenko. 

In alcune circostanze però, quelle a cui probabilmente i rossoneri si aggrappano, il peso degli assenti non si è fatto sentire, anzi. Basti pensare al derby del 27 febbraio 2005: il Milan riuscì a spuntarla 0-1 con una rete di Kakà, nonostante Ancelotti avesse dovuto fare a meno di Sheva e Inzaghi. O all’unico derby firmato Ronaldinho (28 settembre 2008, 1-0), il primo dell’era Mourinho, e l’unico perso dal portoghese, in cui gli uomini di Ancelotti riuscirono a spuntarla nonostante non potessero schierare Nesta, Inzaghi, Pirlo e Borriello. Ma un precedente beneaugurante per i milanisti arriva anche dall’ultima stagione, seppure a parti inverse. Nel derby del 24 gennaio (quello di ritorno) i nerazzurri riuscirono a battere il Milan di Leonardo, in grande risalita come l’Inter di oggi, 0-2 grazie a Milito e Pandev nonostante Mourinho avesse dovuto fare a meno di alcuni uomini che si riveleranno poi fondamentali per il triplete nerazzurro: Eto’o, Stankovic e Chivu. L’ultimo derby invece lo ha deciso proprio lo svedese, contro l’Inter degli infortuni di Benitez (0-1).  Ma questi sono solo dati, la palla passa al campo: sarà lui a dirci quanto e se Ibra mancherà al Milan.

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