Pazzo Napoli: Lazio battuta in rimonta, azzurri secondi a -3
CalcioNell'anticipo di mezzogiorno della 31a giornata gli uomini di Mazzarri sotto due volte riescono a recuperare e poi superare i biancocelesti 4-3 nel finale grazie alla tripletta di Cavani. Il S. Paolo sogna, Inter scavalcata: lo Scudetto dista solo 3 punti
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NAPOLI-LAZIO 4-3
29' st Mauri (L), 12' st Dias (L), 15' st Dossena (N), 17' e 36' rig. e 44' st Cavani (N); 23' st aut. Aronica (N)
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di LUIGI VACCARIELLO
“Je So' Pazzo” cantava il napoletano Pino Daniele nel 1979. All'epoca Edinson Cavani non era ancora nato, il nuovo re di Napoli, verrà al mondo solo 8 anni dopo, 14 febbraio 1987, ma anche lui può considerarsi appieno un membro della generazione di questa squadra tutto cuore e pazzia. Non c’è, infatti, canzone migliore che possa descrivere il Napoli di Mazzarri visto nell’anticipo di mezzogiorno della 31esima giornata di serie A contro la Lazio. Gli azzurri sono riusciti in un'autentica quanto rocambolesca impresa. Sotto di 2 reti, Lavezzi e compagni sono riusciti a recuperare in 2’ lo svantaggio con Dossena e Cavani, per poi andare di nuovo sotto con una clamorosa autorete di Aronica, ripareggiare nuovamente e trovare la rete dell’incredibile vittoria sempre con el Matador giunto a quota 25 reti in campionato.
Tutti attendevano questa partita che poteva consacrare gli azzurri quale anti-milan dopo il successo rossonero di ieri sera nel derby, ma non avevano fatti i conti con la voglia di Champions e di rivalsa del grande ex Edy Reja accolto con fiori, cori e applausi dal suo vecchio pubblico. La Lazio ha buttato probabilmente alle ortiche una vittoria che l'avrebbe rilanciata di gran carriera nella corsa Champions grazie al 2-0 firmato dalla magia di Mauri e dal colpo di testa di Dias. Ma nemmeno una squadra ben organizzata e messa in campo come quella di Reja ha potuto molto contro la pazzia degli azzurri. I biancocelesti hanno infatti chiuso in 10 per l'espulsione di Biava e senza Reja, mandato negli spogliatoi anzitempo nel convulso finale.
Al San Paolo sono accorsi in massa, in oltre 60.000, per sospingere gli azzurri verso quel sogno che Mazzarri non vuole pronunciare, ma che in fondo non fa altro che coccolare. Ed è stato proprio l’entusiasmo dello stadio azzurro a sospingere il Napoli dei grandi recuperi verso l’ennesima incredibile rimonta, impreziosita dalla tripletta di Cavani che per squalifica salterà il prossimo impegno di campionato con il Bologna. Napoli-Lazio finisce 4-3. Reja può recriminare per un doppio vantaggio sprecato e un gol fantasma di Brocchi al 22' (la palla sembra essere entrata del tutto, ndr) non ravvisato da Banti. Gli azzurri volano a -3 dal Milan, scavalcano l’Inter, staccano la Lazio di 8 punti e continuano a sognare "Quella cosa lì" che a Napoli non si può proprio pronunciare.
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“Je So' Pazzo” cantava il napoletano Pino Daniele nel 1979. All'epoca Edinson Cavani non era ancora nato, il nuovo re di Napoli, verrà al mondo solo 8 anni dopo, 14 febbraio 1987, ma anche lui può considerarsi appieno un membro della generazione di questa squadra tutto cuore e pazzia. Non c’è, infatti, canzone migliore che possa descrivere il Napoli di Mazzarri visto nell’anticipo di mezzogiorno della 31esima giornata di serie A contro la Lazio. Gli azzurri sono riusciti in un'autentica quanto rocambolesca impresa. Sotto di 2 reti, Lavezzi e compagni sono riusciti a recuperare in 2’ lo svantaggio con Dossena e Cavani, per poi andare di nuovo sotto con una clamorosa autorete di Aronica, ripareggiare nuovamente e trovare la rete dell’incredibile vittoria sempre con el Matador giunto a quota 25 reti in campionato.
Tutti attendevano questa partita che poteva consacrare gli azzurri quale anti-milan dopo il successo rossonero di ieri sera nel derby, ma non avevano fatti i conti con la voglia di Champions e di rivalsa del grande ex Edy Reja accolto con fiori, cori e applausi dal suo vecchio pubblico. La Lazio ha buttato probabilmente alle ortiche una vittoria che l'avrebbe rilanciata di gran carriera nella corsa Champions grazie al 2-0 firmato dalla magia di Mauri e dal colpo di testa di Dias. Ma nemmeno una squadra ben organizzata e messa in campo come quella di Reja ha potuto molto contro la pazzia degli azzurri. I biancocelesti hanno infatti chiuso in 10 per l'espulsione di Biava e senza Reja, mandato negli spogliatoi anzitempo nel convulso finale.
Al San Paolo sono accorsi in massa, in oltre 60.000, per sospingere gli azzurri verso quel sogno che Mazzarri non vuole pronunciare, ma che in fondo non fa altro che coccolare. Ed è stato proprio l’entusiasmo dello stadio azzurro a sospingere il Napoli dei grandi recuperi verso l’ennesima incredibile rimonta, impreziosita dalla tripletta di Cavani che per squalifica salterà il prossimo impegno di campionato con il Bologna. Napoli-Lazio finisce 4-3. Reja può recriminare per un doppio vantaggio sprecato e un gol fantasma di Brocchi al 22' (la palla sembra essere entrata del tutto, ndr) non ravvisato da Banti. Gli azzurri volano a -3 dal Milan, scavalcano l’Inter, staccano la Lazio di 8 punti e continuano a sognare "Quella cosa lì" che a Napoli non si può proprio pronunciare.
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