Colomba si presenta: "A Parma per festeggiare il centenario"
CalcioIl nuovo tecnico ha fatto intendere di non sentirsi un traghettatore dicendo di voler celebrare i 100 anni della società: la ricorrenza cade nel 2013, un anno dopo la scadenza del contratto stipulato oggi con Ghirardi
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Ha un obiettivo ed un sogno Franco Colomba per la sua nuova avventura con il Parma. Il primo, il più importante, anzi il fondamentale, è salvare la squadra, tenere la categoria "che quest'anno - dice il tecnico - stavo perdendo"; il secondo, più lontano ma affascinante, festeggiare i cento anni di vita del Parma sulla sua panchina, come fece l'anno scorso con il Bologna. La ricorrenza cade nel 2013, un anno dopo la scadenza del contratto firmato oggi con il club ducale (giugno 2012), ma è la conferma di come Colomba non sia un traghettatore, bensì un nuovo capitolo di quel progetto Parma targato Tommaso Ghirardi.
L'avventura è quindi cominciata. Ufficialmente attorno alle 14, quando a Bologna lo stesso Colomba, di fronte all'amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi e, per i rossoblù, Giovanni Consorte, ha firmato prima la rescissione del contratto con il Bologna e poi il nuovo accordo con i ducali. Ratificato il tutto, via, a tutta velocità, verso Parma dove alle 16.30, al Centro sportivo di Collecchio, l'attendevano la prima conferenza stampa da allenatore gialloblù e la squadra.
"Sono orgoglioso di essere qui - ha esordito Colomba - Alla fine sono stato premiato. Ho avuto altre offerte ma ho aspettato perché volevo una piazza di serie A; una serie A che ora voglio difendere con tutte le forze. Mi aspetto molto dalla squadra perché ha le carte in regola per ottenere questo traguardo". L'impresa però è difficile. Il Parma in questo momento è sì salvo con due punti di vantaggio sulla terzultima, ma il calendario prevede, tanto per cominciare, le sfide con Lazio, Inter ed Udinese. "Per questo dobbiamo subito metterci al lavoro. Non c'è molto tempo. Stupisce però vedere in questa posizione il Parma. Quest'anno ha fatto alcune belle prestazioni. Per ora promettiamo solo l'impegno, non c'e' molto da parlare". Poche parole, ma pugno duro? "Non è questione di pugno duro - spiega - occorre intelligenza. Si tratta soprattutto di ricompattare una situazione che rischia di degenerare. Guiderò un gruppo che avrà voglia di essere stimolato, ma anche di stimolarsi da solo, perché la responsabilità è sempre collettiva. Usare sempre il polso non va bene, come avere sempre il sorriso".
Con Colomba in gialloblù arrivano il suo secondo Giovanni Mei e il collaboratore tecnico Renzo Ragonesi (con un passato da giocatore nel Parma nel 1973/74). In piu' ci saranno i preparatori atletici Iuri Bartoli e Niccolo' Prandelli, figlio del ct della Nazionale. Un altro parmigiano doc allenera' invece i portieri: Luca Bucci, sino ad oggi preparatore delle squadre giovanili gialloblù. Tutti erano oggi al fianco di Colomba all'inizio del primo allenamento, con l'ex tecnico rossoblù che prima si è concesso una lunga chiacchierata con Zaccardo e poi con tutto il gruppo. Un gruppo, ha spiegato Colomba, che "deve sapere tenere la concentrazione in campo per cento minuti. Per fare questo serve subito ritrovare la fiducia in noi stessi. Perche' quello che conta e' la testa, poi vengono gli atteggiamenti tattici". Sotto quindi con la Lazio, poi, l'8 maggio, il derby al Tardini con il 'suo' Bologna. "Io sono abituato a guardare al presente, e il presente e' il Parma - ha concluso Colomba - Ora mi interessa questo. E' vero, ho vissuto lo scorso anno una stagione per me importantissima, per questo ringrazio il gruppo-squadra del Bologna, una piazza dove prima sono stato giocatore e poi allenatore nell'anno del centenario". Quel centenario che ora sogna di festeggiare anche in gialloblù.
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Ha un obiettivo ed un sogno Franco Colomba per la sua nuova avventura con il Parma. Il primo, il più importante, anzi il fondamentale, è salvare la squadra, tenere la categoria "che quest'anno - dice il tecnico - stavo perdendo"; il secondo, più lontano ma affascinante, festeggiare i cento anni di vita del Parma sulla sua panchina, come fece l'anno scorso con il Bologna. La ricorrenza cade nel 2013, un anno dopo la scadenza del contratto firmato oggi con il club ducale (giugno 2012), ma è la conferma di come Colomba non sia un traghettatore, bensì un nuovo capitolo di quel progetto Parma targato Tommaso Ghirardi.
L'avventura è quindi cominciata. Ufficialmente attorno alle 14, quando a Bologna lo stesso Colomba, di fronte all'amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi e, per i rossoblù, Giovanni Consorte, ha firmato prima la rescissione del contratto con il Bologna e poi il nuovo accordo con i ducali. Ratificato il tutto, via, a tutta velocità, verso Parma dove alle 16.30, al Centro sportivo di Collecchio, l'attendevano la prima conferenza stampa da allenatore gialloblù e la squadra.
"Sono orgoglioso di essere qui - ha esordito Colomba - Alla fine sono stato premiato. Ho avuto altre offerte ma ho aspettato perché volevo una piazza di serie A; una serie A che ora voglio difendere con tutte le forze. Mi aspetto molto dalla squadra perché ha le carte in regola per ottenere questo traguardo". L'impresa però è difficile. Il Parma in questo momento è sì salvo con due punti di vantaggio sulla terzultima, ma il calendario prevede, tanto per cominciare, le sfide con Lazio, Inter ed Udinese. "Per questo dobbiamo subito metterci al lavoro. Non c'è molto tempo. Stupisce però vedere in questa posizione il Parma. Quest'anno ha fatto alcune belle prestazioni. Per ora promettiamo solo l'impegno, non c'e' molto da parlare". Poche parole, ma pugno duro? "Non è questione di pugno duro - spiega - occorre intelligenza. Si tratta soprattutto di ricompattare una situazione che rischia di degenerare. Guiderò un gruppo che avrà voglia di essere stimolato, ma anche di stimolarsi da solo, perché la responsabilità è sempre collettiva. Usare sempre il polso non va bene, come avere sempre il sorriso".
Con Colomba in gialloblù arrivano il suo secondo Giovanni Mei e il collaboratore tecnico Renzo Ragonesi (con un passato da giocatore nel Parma nel 1973/74). In piu' ci saranno i preparatori atletici Iuri Bartoli e Niccolo' Prandelli, figlio del ct della Nazionale. Un altro parmigiano doc allenera' invece i portieri: Luca Bucci, sino ad oggi preparatore delle squadre giovanili gialloblù. Tutti erano oggi al fianco di Colomba all'inizio del primo allenamento, con l'ex tecnico rossoblù che prima si è concesso una lunga chiacchierata con Zaccardo e poi con tutto il gruppo. Un gruppo, ha spiegato Colomba, che "deve sapere tenere la concentrazione in campo per cento minuti. Per fare questo serve subito ritrovare la fiducia in noi stessi. Perche' quello che conta e' la testa, poi vengono gli atteggiamenti tattici". Sotto quindi con la Lazio, poi, l'8 maggio, il derby al Tardini con il 'suo' Bologna. "Io sono abituato a guardare al presente, e il presente e' il Parma - ha concluso Colomba - Ora mi interessa questo. E' vero, ho vissuto lo scorso anno una stagione per me importantissima, per questo ringrazio il gruppo-squadra del Bologna, una piazza dove prima sono stato giocatore e poi allenatore nell'anno del centenario". Quel centenario che ora sogna di festeggiare anche in gialloblù.
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