Lippi, per i suoi 63 anni: "Mi rivedo in Allegri"
CalcioL'ex ct della Nazionale fa il punto sul campionato e elogia il lavoro del tecnico del Milan e di Mazzarri. Sugli azzurri di Prandelli: "Sembra di vedere il gruppo che si preparava per i Mondiali in Germania". Un consiglio a Buffon: "Non lasciare la Juve"
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“Mi rivedo un po’ in Allegri, quando andai alla Juve dal Napoli, avevo la sua stessa concretezza. E poi avevo molto entusiasmo”. L’ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, si riconosce nel lavoro svolto dall’allenatore del Milan, anche lui toscano, ma di Livorno. In un’intervista rilasciata a Radio Sportiva, Lippi, nel giorno del suo 63esimo compleanno fa il punto sul campionato: “Mazzarri ha dimostrato quello che sa fare. E il Napoli fa bene a credere nello scudetto. Adesso sono in alto, hanno l’entusiasmo di una città. Devono provarci. Può succedere di tutto”.
Lippi, commentando alcune fasi della sua carriera, torna a parlare dei Mondiali in Sudafrica e del gruppo di Cesare Prandelli: “Peccato, non abbiamo fatto una bella figura. In ogni caso era necessario un rinnovamento. Prandelli ha un compito difficile: è costretto a cercare giocatori italiani in squadre che non sono di prima fascia e non hanno una grande esperienza internazionale. Il gruppo attuale però sta facendo bene, mi sembra di rivedere i preparativi ai Mondiali in Germania. C'era convinzione, c'era grande entusiasmo, proprio come oggi".
L’ex tecnico dell’Inter, nella stagione 1999-2000, aggiunge in vista della partita dei nerazzurri contro lo Schalke 04: "La partita dell'Inter deve essere improntata al massimo ottimismo. Quando io iniziai a far l'allenatore in C e giocavamo contro squadre di serie A, parlavo sempre ai miei giocatori, dicevo che nel calcio può succedere di tutto. A questa Inter manca una grande impresa, domani può essere l'occasione giusta".
Infine, un consiglio a Gigi Buffon: "Mi auguro che non lasci la Juve, perché la squadra ha bisogno di grandi calciatori. Entrare in Champions non sarà facile, 6 punti non sono pochi e la Lazio sta facendo molto bene. La Juve però può pensare a 6 vittorie consecutive. E Buffon invece merita un po' di rispetto". Lippi, cerca anche di incoraggiare la Sampdoria, la squadra allenata al suo esordio da allenatore, adesso a un punto dalla zona retrocessione: “Voglio fare coraggio a questo ambiente, devono capire che adesso non serve cercare i responsabili di ciò che è successo, le colpe vanno decise alla fine. Ora tutti devono concentrarsi nell'obiettivo. Può succedere un anno di andare male. Ha tutte le possibilità per rimanere in A".
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“Mi rivedo un po’ in Allegri, quando andai alla Juve dal Napoli, avevo la sua stessa concretezza. E poi avevo molto entusiasmo”. L’ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, si riconosce nel lavoro svolto dall’allenatore del Milan, anche lui toscano, ma di Livorno. In un’intervista rilasciata a Radio Sportiva, Lippi, nel giorno del suo 63esimo compleanno fa il punto sul campionato: “Mazzarri ha dimostrato quello che sa fare. E il Napoli fa bene a credere nello scudetto. Adesso sono in alto, hanno l’entusiasmo di una città. Devono provarci. Può succedere di tutto”.
Lippi, commentando alcune fasi della sua carriera, torna a parlare dei Mondiali in Sudafrica e del gruppo di Cesare Prandelli: “Peccato, non abbiamo fatto una bella figura. In ogni caso era necessario un rinnovamento. Prandelli ha un compito difficile: è costretto a cercare giocatori italiani in squadre che non sono di prima fascia e non hanno una grande esperienza internazionale. Il gruppo attuale però sta facendo bene, mi sembra di rivedere i preparativi ai Mondiali in Germania. C'era convinzione, c'era grande entusiasmo, proprio come oggi".
L’ex tecnico dell’Inter, nella stagione 1999-2000, aggiunge in vista della partita dei nerazzurri contro lo Schalke 04: "La partita dell'Inter deve essere improntata al massimo ottimismo. Quando io iniziai a far l'allenatore in C e giocavamo contro squadre di serie A, parlavo sempre ai miei giocatori, dicevo che nel calcio può succedere di tutto. A questa Inter manca una grande impresa, domani può essere l'occasione giusta".
Infine, un consiglio a Gigi Buffon: "Mi auguro che non lasci la Juve, perché la squadra ha bisogno di grandi calciatori. Entrare in Champions non sarà facile, 6 punti non sono pochi e la Lazio sta facendo molto bene. La Juve però può pensare a 6 vittorie consecutive. E Buffon invece merita un po' di rispetto". Lippi, cerca anche di incoraggiare la Sampdoria, la squadra allenata al suo esordio da allenatore, adesso a un punto dalla zona retrocessione: “Voglio fare coraggio a questo ambiente, devono capire che adesso non serve cercare i responsabili di ciò che è successo, le colpe vanno decise alla fine. Ora tutti devono concentrarsi nell'obiettivo. Può succedere un anno di andare male. Ha tutte le possibilità per rimanere in A".
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