Garrone & Palombo: occhio, la Samp non è mica morta

Calcio
Cassano e Palombo, da compagni di squadra a rivali sabato sera a S.Siro
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In vista dell'anticipo di sabato sera a S.Siro contro i rossoneri capolista, il figlio del patron blucerchiato e il capitano promettono battaglia: "Stiamo preparando bene la partita con il Milan". LE FOTO

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"Sulla carta quella di domenica è una partita proibitiva, ma la Sampdoria ha fame di punti e deve giocarsela fino in fondo". Edoardo Garrone, figlio del patron blucerchiato Riccardo e membro del cda del club, sprona così la sua squadra in vista della delicata sfida di sabato sera contro il Milan.

Garrone, che ha parlato a margine dell'assemblea Erg, ha poi rivelato un suo colloquio con il capitano della Samp, Angelo Palombo. "Non è solo il capitano - sottolinea Garrone - ma è la bandiera della Sampdoria, un ragazzo straordinario, di grande sensibilità e secondo me questa sensibilità in certi momenti è anche un po' il suo limite perché sente moltissimo le partite e, a volte, può essere controproducente per il suo rendimento".

Lui, Palombo, promette il "massimo fino alla fine". E, in vista del big match di sabato contro il Milan capolista, assicura che la Sampdoria "non è affatto morta". E' un Angelo Palombo carico quello che oggi è intervenuto a 'Non fare autogol', manifestazione organizzata dall'associazione italiana di oncologia medica che ha fatto tappa all'istituto Gobetti di Genova Sampierdarena. "Stiamo attraversando un brutto momento - ammette il capitano blucerchiato - e questa maglia non lo merita, ma bisogna essere il più possibile positivi, perché abbattendosi si rischia di peggiorare la situazione".

Poi un avviso forte e chiaro: "La Samp non è affatto morta e si può risollevare alla grande", a cominciare dal big match di San Siro. "Stiamo preparando bene la partita con il Milan - rivela - contro queste squadre conta scendere in campo tranquilli e fare il proprio dovere, perche' questa maglia - conclude - non merita queste sofferenze, ma soltanto di essere sudata e onorata sino all'ultimo secondo dell'ultima partita".

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