Coppa Italia, Montella: è una sfida tra due squadre ferite

Calcio
Vincenzo Montella, un tecnico depresso per l'andamento della stagione
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Martedì all'Olimpico la semifinale d'andata tra Roma e Inter, diretta da Rizzoli. Il tecnico giallorosso, dopo la batosta casalinga con il Palermo in campionato: "Credo serviranno grosse motivazioni. Vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento"

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"La Coppa Italia, sia per la Roma che per l'Inter, è quasi l'ultimo traguardo stagionale. Domani sera si affronteranno due squadre ferite per il cammino avuto in campionato, per questo credo serviranno grosse motivazioni. Vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento".

Alla vigilia della semifinale d'andata di Coppa Italia con l'Inter, in programma domani sera alle 20.45 all'Olimpico (Nicola Rizzoli è l'arbitro designato per la direzione: Rizzoli ha già diretto la finale di Coppa Italia tra Roma e Inter del 5 maggio 2010 finita 0-1), il tecnico della Roma, Vincenzo Montella spiega cosa chiederà alla sua formazione per conquistare l'atto conclusivo del torneo. "La differenza la farà la personalità più che i colpi dei singoli - le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa -. Chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento ma anche temperamento, carattere per reagire a situazioni come quelle capitate a noi in questo periodo".

Anche se Montella non fa nomi, le dichiarazioni sembrano far riferimento alle ultime prestazioni sottotono di elementi come Vucinic e Menez. "Se c'è un giocatore che vuole andar via - il messaggio ai naviganti lanciato dall'allenatore romanista - deve fare bene in campo e dimostrare di meritare una squadra migliore della Roma. E magari non essere amati può essere anche da stimolo per dare di più. Se vuole un giocatore può trovare le motivazioni in ogni partita".

"Se mi sono sentito tradito per lo scarso impegno messo dalla squadra nella gara persa col Palermo? No, credo che i giocatori stanno dando quello che possono dare in questo momento - ammette poi Montella - Certo, è un dato di fatto che dove si poteva fare il salto di qualità si sono ripetuti sempre gli stessi errori e non puo' essere un caso. Serve una rifondazione? Non e' questo il punto e preferisco non rispondere".

Sul proprio futuro a Roma, infine, Montella è chiaro: "Il mio lavoro verrà valutato da chi c'è adesso in società o da chi magari arriverà. Sulla scelta del prossimo allenatore non credo inciderà la giovane età. Verrà scelto in base alle caratteristiche, se sarà valutato all'altezza oppure no, capace oppure no. Io comunque sono sereno".


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