Urla "Finocchio, mettila fuori!": espulso. Ma era un cognome

Calcio
L'allenatore della Primavera rossoblù, Paolo Magnani: guidò la prima squadra del Bologna nella prima giornata, contro l'Inter, dopo l'esonero di Colomba (Getty)
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Il curioso episodio è accaduto sabato nell'incontro del campionato Primavera fra Bologna e Parma: protagonista l'allenatore rossoblù Magnani, che però stava richiamando per nome un avversario. Errore scovato, referto morbido: nessuna squalifica

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Comunicato numero 171, Giudice Sportivo Primavera: fra le sanzioni comminate agli allenatori per le gare disputate sabato, ce n'è una - ammonizione con diffida - a carico di Paolo Magnani, tecnico del Bologna, "per avere, al 45° del secondo tempo, rivolto all'allenatore della squadra avversaria espressioni irriguardose". Questo si legge nel comunicato del giudice sportivo che, coerentemente, commina la medesima sanzione anche all'allenatore della Primavera del Parma, Tiziano De Patre, con la medesima motivazione.

Sin qui, nulla di strano. In realtà, il referto e le sanzioni sono... "addomesticate", diciamo così, perché a San Lazzaro di Savena, all'ultimo minuto di quel Bologna-Parma terminato 2-2, si è verificata una situazione tanto comica quanto paradossale. In una fase concitata dell'incontro, nel finale appunto, all'arbitro Donati di Ravenna non era sfuggita una frase di Magnani: "Finocchio, mettila fuori!", aveva urlato ripetutamente l'allenatore del Bologna ad un giocatore del Parma, invitandolo a mettere a lato il pallone per permettere i soccorsi a un avversario. Donati non ha avuto dubbi: cartellino rosso immediato.

Solo che quel "Finocchio" era tutt'altro che un insulto da bar e non c'era alcun intento omofobo. Finocchio, Francesco Finocchio per la precisione, è infatti un attaccante del Parma, peraltro da tempo nel giro delle nazionali di categoria. Classe 1992, casertano di nascita: Magnani si stava rivolgendo a lui chiamandolo per cognome. "E cos'altro avrei dovuto fare?", ha raccontato a fine gara, commentando una situazione kafkiana. Lo stesso arbitro Donati, informato - curiosamente, non si era accorto che, nella distinta a lui consegnata prima dell'ingresso in campo, compariva proprio Finocchio - dell'errore, aveva poi spiegato che sarebbe stato morbido nel referto. L'espulsione, però, era già stata comminata, il guaio compiuto, la figuraccia fatta. Il referto, e la decisione del Giudice sportivo Battaglia, hanno rimesso le cose a posto. Certo, però, l'eccesso di zelo...

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