Nel nome del padre: un altro Antonelli in gol sotto la Nord
CalcioLuca come Roberto "Dustin", che tra il 1982 ed il 1984 fu idolo dei tifosi rossoblù: "Che emozione vedere mio figlio raccogliere l'abbraccio di Marassi, il Genoa ha i migliori tifosi d'Italia. Il mio gol più bello? Sotto la gradinata sbagliata..."
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Tale padre, tale figlio, quasi trent'anni dopo. Un altro Antonelli in gol con la maglia del Grifone a Marassi, dopo quel Roberto detto "Dustin", per via della somiglianza con l'attore Dustin Hoffman, arrivato nel 1982 dal Milan, retrocesso in serie B la stagione precedente. "Dustin" mise a segno 9 reti nella sua prima stagione in maglia rossoblù, "ma con i criteri odierni sarebbero 11, allora bastava una deviazione impercettibile per assegnare un'autorete", e 2 in quella successiva.
Domenica era allo stadio, a vedere suo figlio Luca segnare sotto la gradinata che l'aveva esaltato tre decenni fa, ma che regala ancora le stesse emozioni: “Quando l'ho visto andare a prendersi l'abbraccio della Nord mi sono commosso. Il Genoa ha un pubblico straordinario, oggi come ai miei tempi. Non esistono tifosi così, e lo dice uno che ha giocato anche nel Milan e alla Roma”.
Il primo gol non si scorda mai, e quello di Luca al Brescia resterà impresso nella memoria del padre e tifoso rossoblù Roberto, che tra i suoi centri con la maglia del Genoa ne ricorda uno in particolare: Una punizione a girare, contro la Juventus. Bellissimo". Perfetto? "No, purtroppo segnai sotto la gradinata sbagliata. A Luca è andata meglio domenica".
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Tale padre, tale figlio, quasi trent'anni dopo. Un altro Antonelli in gol con la maglia del Grifone a Marassi, dopo quel Roberto detto "Dustin", per via della somiglianza con l'attore Dustin Hoffman, arrivato nel 1982 dal Milan, retrocesso in serie B la stagione precedente. "Dustin" mise a segno 9 reti nella sua prima stagione in maglia rossoblù, "ma con i criteri odierni sarebbero 11, allora bastava una deviazione impercettibile per assegnare un'autorete", e 2 in quella successiva.
Domenica era allo stadio, a vedere suo figlio Luca segnare sotto la gradinata che l'aveva esaltato tre decenni fa, ma che regala ancora le stesse emozioni: “Quando l'ho visto andare a prendersi l'abbraccio della Nord mi sono commosso. Il Genoa ha un pubblico straordinario, oggi come ai miei tempi. Non esistono tifosi così, e lo dice uno che ha giocato anche nel Milan e alla Roma”.
Il primo gol non si scorda mai, e quello di Luca al Brescia resterà impresso nella memoria del padre e tifoso rossoblù Roberto, che tra i suoi centri con la maglia del Genoa ne ricorda uno in particolare: Una punizione a girare, contro la Juventus. Bellissimo". Perfetto? "No, purtroppo segnai sotto la gradinata sbagliata. A Luca è andata meglio domenica".
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