Piersilvio: sono felice per Barbara, il Milan la appassiona
CalcioIl vicepresidente Mediaset, secondogenito del premier, sull'ingresso di Barbara nel cda rossonero: ha trovato un lavoro che le piace, è una ragazza che mette impegno in tutto quello che fa. Bilancio approvato: perdite per 69,7 milioni nel 2010. LE FOTO
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"Sono contento se Barbara ha trovato un lavoro che le piace e la appassiona: è una ragazza che mette impegno in tutto quello che fa". Così il fratello Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, risponde a una domanda sull'ingresso di Barbara nel consiglio di amministrazione del Milan. L'assemblea degli azionisti del Milan ha infatti approvato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, ampliato da 12 a 13 membri con l'ingresso di Barbara Berlusconi. Già membro del cda di Fininvest (controllante del Milan), Barbara Berlusconi parteciperà subito alla sua prima riunione del cda rossonero, dove siede anche Paolo Berlusconi, fratello del premier.
"Io non sono dispiaciuto: sono quasi stato tirato dentro il Milan - aggiunge Piersilvio Berlusconi a margine dell'assemblea Mediaset - ma bisogna fare una cosa per volta e ora, pur rimanendo un grandissimo tifoso, penso completamente a Mediaset".
E' stato intanto approvato all'unanimità il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del gruppo Milan, chiuso con perdite per 69,7 milioni di euro, rispetto ai 9,8 milioni di euro registrati nell'anno precedente. Sono in calo i ricavi, che passano dai 307 milioni di euro del 2009 ai 253 milioni di euro del 2010.
"Il Milan dovrà per forza ridurre il monte spese ma nessuno dei big sarà ceduto". E' questa l'indicazione dell'amministratore delegato rossonero dopo l'approvazione del bilancio 2010. "E' difficile incrementare i ricavi che anche per effetto delle vicende legate ai diritti tv rischiano di diminuire, quindi dobbiamo agire sugli ingaggi e spero di trovare comprensione da parte dei giocatori", ha spiegato Galliani sottolineando che avendo il Milan una gestione di bilancio dal 1° gennaio al 31 dicembre "già nella prossima stagione per 6 mesi l'esercizio impatterà sul primo bilancio al vaglio della Uefa", e quindi dovrà rispettare i parametri del fair play finanziario. "Dovremo abbassare i costi ma non attraverso cessioni eccellenti: nessun big partirà", ha assicurato l'ad rossonero.
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"Sono contento se Barbara ha trovato un lavoro che le piace e la appassiona: è una ragazza che mette impegno in tutto quello che fa". Così il fratello Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, risponde a una domanda sull'ingresso di Barbara nel consiglio di amministrazione del Milan. L'assemblea degli azionisti del Milan ha infatti approvato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, ampliato da 12 a 13 membri con l'ingresso di Barbara Berlusconi. Già membro del cda di Fininvest (controllante del Milan), Barbara Berlusconi parteciperà subito alla sua prima riunione del cda rossonero, dove siede anche Paolo Berlusconi, fratello del premier.
"Io non sono dispiaciuto: sono quasi stato tirato dentro il Milan - aggiunge Piersilvio Berlusconi a margine dell'assemblea Mediaset - ma bisogna fare una cosa per volta e ora, pur rimanendo un grandissimo tifoso, penso completamente a Mediaset".
E' stato intanto approvato all'unanimità il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del gruppo Milan, chiuso con perdite per 69,7 milioni di euro, rispetto ai 9,8 milioni di euro registrati nell'anno precedente. Sono in calo i ricavi, che passano dai 307 milioni di euro del 2009 ai 253 milioni di euro del 2010.
"Il Milan dovrà per forza ridurre il monte spese ma nessuno dei big sarà ceduto". E' questa l'indicazione dell'amministratore delegato rossonero dopo l'approvazione del bilancio 2010. "E' difficile incrementare i ricavi che anche per effetto delle vicende legate ai diritti tv rischiano di diminuire, quindi dobbiamo agire sugli ingaggi e spero di trovare comprensione da parte dei giocatori", ha spiegato Galliani sottolineando che avendo il Milan una gestione di bilancio dal 1° gennaio al 31 dicembre "già nella prossima stagione per 6 mesi l'esercizio impatterà sul primo bilancio al vaglio della Uefa", e quindi dovrà rispettare i parametri del fair play finanziario. "Dovremo abbassare i costi ma non attraverso cessioni eccellenti: nessun big partirà", ha assicurato l'ad rossonero.
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