Mazzarri: "A Palermo diamo tutto senza fare calcoli"

Calcio
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Il tecnico toscano chiede ai suoi di dare il 130% per la sfida del Barbera, dove il Napoli non vince da 40 anni: "Affrontiamo una squadra che non ha più obiettivi veri e gioca sciolta, tranquilla. Ci vuole il miglior Cavani"

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"La partita con l'Udinese non ci ha tolto convinzione. Abbiamo cinque finali e dobbiamo dare il 130% delle nostre possibilità, non facciamo calcoli". Walter Mazzarri rilancia le ambizioni del Napoli alla vigilia della trasferta di Palermo. I partenopei, dopo il ko con l'Udinese, sono scivolati a -6 dal Milan capolista quando mancano solo cinque giornate alla fine. Le voci di mercato su Edinson Cavani hanno agitato la vigilia del match con i rosanero. Ieri l'attaccante ha ribadito la sua volontà di rimanere a Napoli. Per Mazzarri non è una sorpresa: "Davo per scontato che Cavani voglia restare a Napoli. Come per tutti i giocatori che fanno bene succede che ci siano trattative di contratto, ma rientrano nella normale gestione dei rapporti e credo che Cavani stesso non abbia mai pensato a queste cose. A me interessa solo che a Palermo sia il miglior Cavani, del futuro non mi piace parlare".

Anche il nome di Mazzarri è al centro di numerose voci di mercato. Il suo nome è stato accostato alla Juve e, in settimana, anche alla Roma: "E' l'ultima volta che torno sull'argomento, Mazzarri è pagato per fare l'allenatore e per cercare di portare più avanti possibile la sua squadra", dice parlando in terza persona. "Io parlo alla fine, sono uno serio e dico sempre le cose in faccia. Tutto il resto sono cavolate per cercare di destabilizzare l'ambiente. Le voci che arrivano dal nord non mi interessano".

Mazzarri se la prende "con chi ha interessi diversi dai nostri. Cercano qualcosa per distrarci e destabilizzarci ma noi andiamo dritti per la nostra strada, cercando di isolare i nostri giocatori da queste cose assurde e inconcepibili. Io penso che tante cose partano da qui e questa è la cosa più brutta", prosegue. "I bilanci come li fa la società li può fare anche l'allenatore ma a bocce ferme. Solo la società può giudicarmi ed io so quello che ho fatto fin dal primo giorno, questa è l'unica cosa che conta. I giocatori, invece, pur volendo fare così a volte possono essere distratti. E' successo con Gargano: l'ho dovuto tenere fuori per preservarlo", spiega il tecnico, che ringrazia "i tifosi che hanno sempre ragionato sulla prestazione quando invece in certi ambienti conta solo il risultato. Lo hanno fatto anche domenica scorsa nel match perso con l'Udinese, senza farsi condizionare da giudizi negativi". "Se siamo qui a parlare di certi traguardi, impensabili a inizio stagione, è merito di tutti coloro che ci stanno sempre vicini, sia quando le cose vanno bene sia quando vanno meno bene".

Mazzarri passa poi ad analizzare la sfida del Barbera e ricorda che "il Napoli non vince a Palermo da quarant'anni. Affrontiamo una squadra che non ha più obiettivi veri e gioca sciolta, tranquilla. Ha giocatori di talento, basta sentire le valutazioni stratosferiche di questi giorni, e un grandissimo allenatore e un professionista come Delio Rossi. Servirà una grandissima partita per sperare di fare un risultato importante". Il Palermo dovrà fare a meno di Pinilla e Miccoli. "Non c'erano nemmeno Sanchez e Di Natale...", ribatte Mazzarri alludendo al match perso contro l'Udinese. Il Palermo è sceso in campo anche in settimana contro il Milan nella semifinale di coppa Italia: "Io spero che sia un vantaggio. Ma sappiamo solo che dobbiamo stare attenti a non esaltare le loro qualità, cercando di fare partita accorta e attaccarli con determinazione come sa fare il Napoli. Speriamo di essere ripagati anche con un risultato positivo, cosa che non è successa con l'Udinese".

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