Milan, basta Robinho: espugnata Brescia, scudetto più vicino
CalcioContro un avversario organizzato e mai domo, i rossoneri trovano il successo all'82'. Il brasiliano segna su assist di Cassano e mette in cassaforte punti pesantissimi per la vittoria finale. Salvezza sempre più difficile per la squadra di Iachini
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LE PAGELLE
BRESCIA-MILAN 0-1
37' st Robinho
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di ALFREDO ALBERICO
Brescia-Milan era la partita della verità. Per i padroni di casa, in piena lotta retrocessione; per i gli ospiti, a caccia di punti in grado di congelare prima possibile il discorso scudetto. Il gol di Robinho, arrivato nel momento più difficile dei rossoneri, e un paio di straordinarie parate di Abbiati nel finale, avvicinano, e di molto, la squadra di Allegri all'obiettivo. Per il Brescia, aggressivo ed organizzato, il rammarico di non aver approfittato nella ripresa del sensibile calo degli avversari. Il penultimo posto in classifica (30 punti) suona quasi come una condanna.
Eppure al Rigamonti la squadra di Iachini parte fortissimo, mentre al Milan serve qualche minuto in più per scaldare i motori. Buono il palleggio rossonero ai confini dell'area avversaria. Cosa che manda al tiro, nell'ordine, Flamini, Boateng e Seedorf. Quest'ultimo vincente nel ballottaggio con Pirlo (ancora in panchina dopo l'infortunio di febbraio al ginocchio).
In attacco non c'è un punto di riferimento centrale, e non potrebbe essere diversamente date le caratteristiche di Robinho e Cassano. E' proprio lui, Fantantonio, sotto la lente d'ingrandimento di Allegri. In campo dal primo minuto, l'ex Samp era chiamato a prendere per mano la squadra, a dimostrare di essere uno da Milan. Primo tempo di personalità e qualità, secondo col freno a mano. L'assist decisivo per Robinho, all'87', basta però a superare l'esame.
Episodio curioso, da moviola, poco prima del break: Boateng è in area avversaria e si ritrova senza maglia. Gliela sfila con poca delicatezza Berardi, ma per l'arbitro è tutto regolare.
Nella ripresa il Milan non riesce più ad imporre il proprio gioco. Merito del pressing dei bresciani sul portatore di palla. Zambelli in difesa e Hatemaj a centrocampo sono le armi in più di Iachini. "Giocate come trattori", urla il tecnico. Caracciolo, l'airone, prova a fare di più: spicca il volo e sfiora il vantaggio con un colpo di testa; segue una traversa di Diamanti, infine un paio di interventi prodigiosi di Abbiati. Tutto questo non è sufficiente a racimolare almeno un punto contro la capolista.
"Al Rigamonti sarà la partita della stagione", aveva detto Allegri alla vigilia. I conti, allora, sono presto fatti. A quattro giornate dal termine, il Milan ha 8 punti di vantaggio sull'Inter, seconda dopo il ko del Napoli a Palermo. E così potrebbero bastarne altri 4 per chiudere i giochi. Mezzo scudetto, anzi qualcosa di più, è già rossonero.
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Eppure al Rigamonti la squadra di Iachini parte fortissimo, mentre al Milan serve qualche minuto in più per scaldare i motori. Buono il palleggio rossonero ai confini dell'area avversaria. Cosa che manda al tiro, nell'ordine, Flamini, Boateng e Seedorf. Quest'ultimo vincente nel ballottaggio con Pirlo (ancora in panchina dopo l'infortunio di febbraio al ginocchio).
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"Al Rigamonti sarà la partita della stagione", aveva detto Allegri alla vigilia. I conti, allora, sono presto fatti. A quattro giornate dal termine, il Milan ha 8 punti di vantaggio sull'Inter, seconda dopo il ko del Napoli a Palermo. E così potrebbero bastarne altri 4 per chiudere i giochi. Mezzo scudetto, anzi qualcosa di più, è già rossonero.
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