La Juve spreca tutto: il Catania fa 2-2 al 95'
Calcio
Una punizione di Lodi all'ultimo secondo della sfida dell'Olimpico gela i bianconeri, che nel primo tempo conducevano 2-0 grazie ad una doppietta di Del Piero. Delneri dice così addio all'obiettivo quarto posto. Per i rossoazzurri un punto importantissimo
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LE PAGELLE
JUVENTUS-CATANIA 2-2
10' (rig.) e 38' pt Del Piero (J), 36' st Gomez (C), 50' st Lodi (C)
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di LORENZO LONGHI
La Juventus ha sciupato tutto e può dire addio all'obiettivo Champions League: in vantaggio 2-0 dopo 35', grazie ad una doppietta del sempiterno Del Piero, la squadra di Delneri è riuscita a farsi rimontare nel finale da un Catania mai domo, nonostante la sfida sembrasse chiusa già dopo il primo tempo. Invece prima Gomez, quindi una strepitosa punizione di Lodi all'ultimo secondo hanno gelato l'Olimpico: 2-2, capitolo quarto posto chiuso e ora attenti anche all'Europa League, perché la settima posizione potrebbe non bastare ai bianconeri.
E pensare che, all'intervallo, la sfida sembrava già archiviata. Un rigore generoso e una rete fortunosa avevano regalato ai bianconeri un 2-0 che sembrava dare il la ad un successo agevole, ma non è stato affatto così. Perché il Catania non ha mai mollato e, quando Delneri ha concesso ad Alessandro Del Piero la standing ovation, la Juve è finita: ne sono scaturite una mezza dozzina di occasioni per i rossoazzurri e, in definitiva, i due gol. Perché, sino a quando il capitano bianconero è rimasto in campo, il Catania dietro qualche timore ha continuato ad averlo. Se non altro perché Del Piero, come ha spiegato lo stesso Lodi alla fine, "è sempre un pericolo". E così come Del Piero (283 reti in maglia bianconera) è sempre Del Piero, la Juve di Delneri è sempre la Juve di Delneri: solo che, fra le due tautologie, c'è una differenza semantica notevole...
Poco importa, in fondo, che il pareggio del Catania sia giunto al quinto dei... tre minuti di recupero concessi da Bergonzi, e che la stessa decisione di concedere la punizione letale per i bianconeri sia in effetti discutibile. Questo perché la Juventus ha sprecato qualche contropiede importante nel finale, vero, ma si è lasciata sottomettere a lungo e ha giustamente subìto una punizione - letteralmente - sulla quale non c'è davvero nulla da obiettare. Punto importantissimo, per i rossoazzurri, alla luce dei risultati di una giornata che ai siciliani non aveva detto granché bene.
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E pensare che, all'intervallo, la sfida sembrava già archiviata. Un rigore generoso e una rete fortunosa avevano regalato ai bianconeri un 2-0 che sembrava dare il la ad un successo agevole, ma non è stato affatto così. Perché il Catania non ha mai mollato e, quando Delneri ha concesso ad Alessandro Del Piero la standing ovation, la Juve è finita: ne sono scaturite una mezza dozzina di occasioni per i rossoazzurri e, in definitiva, i due gol. Perché, sino a quando il capitano bianconero è rimasto in campo, il Catania dietro qualche timore ha continuato ad averlo. Se non altro perché Del Piero, come ha spiegato lo stesso Lodi alla fine, "è sempre un pericolo". E così come Del Piero (283 reti in maglia bianconera) è sempre Del Piero, la Juve di Delneri è sempre la Juve di Delneri: solo che, fra le due tautologie, c'è una differenza semantica notevole...
Poco importa, in fondo, che il pareggio del Catania sia giunto al quinto dei... tre minuti di recupero concessi da Bergonzi, e che la stessa decisione di concedere la punizione letale per i bianconeri sia in effetti discutibile. Questo perché la Juventus ha sprecato qualche contropiede importante nel finale, vero, ma si è lasciata sottomettere a lungo e ha giustamente subìto una punizione - letteralmente - sulla quale non c'è davvero nulla da obiettare. Punto importantissimo, per i rossoazzurri, alla luce dei risultati di una giornata che ai siciliani non aveva detto granché bene.
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