Parma, Juve, Prandelli, Guidolin. Amauri convince tutti

Calcio
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Con la doppietta all'Udinese, decisiva per la lotta salvezza, il bomber ritrova se stesso e la fiducia di tutti quelli che lo avevano scaricato. Adesso potrebbe mettere in crisi il club bianconero. Mentre gli allenatori hanno solo parole d'elogio per lui

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Potere del gol, potere di Amauri. Con gli ultimi due (che significano salvezza?), l'attaccante gialloblù ha improvvisamente convinto tutti. Il Parma, di aver fatto un affare; la Juve, di averlo mandato via troppo presto; i suoi detrattori, di non essere un bidone; se stesso, di saper essere ancora decisivo.
E persino il suo ex-tecnico Guidolin, di non essersi sbagliato, a suo tempo. Lui, che non ha difficoltà a ribattezzarlo come "il Drogba italiano", ne aveva scoperto e apprezzato le doti di bomber già al Palermo, prima che un infortunio lo bloccasse.

Adesso, il coltello dalla parte del manico ce l'ha proprio Amauri, forte di una condizione ritrovata che gli permette di non commentare le voci sul suo futuro e su un possibile ritorno in bianconero, trincerandosi dietro al solito "Per ora penso solo al Parma".
Lui, che ha convinto tutti, vuole prima completare l'opera. E convincere anche Prandelli, a rivestirlo d'azzurro.

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