Bologna, la paura fa... 40: non è ancora tempo di salvezza
Calcio
I rossoblù sembravano avere raggiunto l'obiettivo del mantenimento della categoria ormai da tempo. Quattro sconfitte consecutive, tuttavia, hanno fatto cambiare l'umore e aumentato i timori. E ora c'è il Milan...
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La paura fa... 40, a Bologna. 40, già: come i punti che i rossoblù hanno ottenuto sinora, e pazienza se sul campo sarebbero 43: tre non esistono più a causa della famosa doppia penalizzazione, ma quelli rimasti ancora non bastano per la salvezza. Meglio: un mese fa sembravano essere sufficienti, eccome, per il mantenimento della categoria. Invece no, niente da fare: proprio mentre le altre pericolanti hanno cominciato a correre, i ragazzi di Malesani sono incappati in una serie di quattro sconfitte consecutive. Ecco allora che il terz'ultimo posto è ora distante 5 punti: troppo pochi per sentirsi al sicuro. Tanto più che, ora, c'è la trasferta di Milano contro i rossoneri.
Tanto più che la piazza rumoreggia contro Malesani, che alcuni uomini sembrano già pensare al mercato (Viviano) e che esistono un paio di precedenti sconfortanti a rendere ancora più fosche le prospettive: sia Malesani che il Bologna, infatti, negli ultimi dieci anni si sono trovati a vivere pessime retrocessioni quando, a fine inverno, pensavano già di essere salvi. A Malesani è accaduto con il Verona, nella stagione 2001-2002: a febbraio, addirittura, l'Hellas si trovava al settimo posto. Poi il crollo e la dolorosa retrocessione.
Al Bologna accadde tre anni dopo. Stagione 2004-2005, allenatore Carletto Mazzone: i rossoblù, a marzo, sembrano sicuri della permanenza in Serie A, si trovano nella parte alta della zona destra della classifica e nessuno pensa alla B. Solo che, per un paio di mesi, la squadra non vince più un incontro, le distanze si riducono. Il Bologna ottiene appena 11 punti nelle ultime 15 giornate e finisce allo spareggio con il Parma. Sarà retrocessione, al termine: 1-0 al Tardini, 0-2 al Dall'Ara. Ecco perché i tifosi rossoblù ora temono.
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La paura fa... 40, a Bologna. 40, già: come i punti che i rossoblù hanno ottenuto sinora, e pazienza se sul campo sarebbero 43: tre non esistono più a causa della famosa doppia penalizzazione, ma quelli rimasti ancora non bastano per la salvezza. Meglio: un mese fa sembravano essere sufficienti, eccome, per il mantenimento della categoria. Invece no, niente da fare: proprio mentre le altre pericolanti hanno cominciato a correre, i ragazzi di Malesani sono incappati in una serie di quattro sconfitte consecutive. Ecco allora che il terz'ultimo posto è ora distante 5 punti: troppo pochi per sentirsi al sicuro. Tanto più che, ora, c'è la trasferta di Milano contro i rossoneri.
Tanto più che la piazza rumoreggia contro Malesani, che alcuni uomini sembrano già pensare al mercato (Viviano) e che esistono un paio di precedenti sconfortanti a rendere ancora più fosche le prospettive: sia Malesani che il Bologna, infatti, negli ultimi dieci anni si sono trovati a vivere pessime retrocessioni quando, a fine inverno, pensavano già di essere salvi. A Malesani è accaduto con il Verona, nella stagione 2001-2002: a febbraio, addirittura, l'Hellas si trovava al settimo posto. Poi il crollo e la dolorosa retrocessione.
Al Bologna accadde tre anni dopo. Stagione 2004-2005, allenatore Carletto Mazzone: i rossoblù, a marzo, sembrano sicuri della permanenza in Serie A, si trovano nella parte alta della zona destra della classifica e nessuno pensa alla B. Solo che, per un paio di mesi, la squadra non vince più un incontro, le distanze si riducono. Il Bologna ottiene appena 11 punti nelle ultime 15 giornate e finisce allo spareggio con il Parma. Sarà retrocessione, al termine: 1-0 al Tardini, 0-2 al Dall'Ara. Ecco perché i tifosi rossoblù ora temono.
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