Reja, alla carica: "Con la Juve ci giochiamo la stagione"
CalcioL'allenatore della Lazio prenota un posto in Champions League. L'obiettivo è sconfiggere l'undici di Delneri nel posticipo di lunedì: "E' la partita più importante del campionato. Dovremo dare il 110 per cento. E io non dovrò sbagliare nulla"
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La carica del popolo laziale, il forfait di Sculli, i tanti dubbi di Reja sul modulo da adottare contro la Juventus, ma una certezza assoluta: quella contro i bianconeri è la sfida che "Vale l'intera stagione della Lazio e che deciderà se la squadra biancoceleste andrà in Champions o meno".
"È la partita più importante del campionato - ha esordito Reja in conferenza stampa - con la Juve ci giochiamo il 90 per cento del nostro destino in Champions. Da qui alla fine dobbiamo vincerle tutte, ma è chiaro che quella con i bianconeri è determinante. Lo sarà anche per loro, però, visto che corrono ancora per l'Europa League".
Nella partita di lunedì sera il tecninco della Lazio, dovrà rinunciare a Mauri, squalificato e Sculli: "Peccato - ha aggiunto Reja - l'assenza dell'attaccante calabrese complica il mio piano tattico. Di certo, chiunque sarà chiamato in causa, darà il massimo, perchè gli stimoli sono altissimi. Le motivazioni quando affronti la Juve non mancano mai e mi auguro di vedere la migliore Lazio. Da qui alla fine non possiamo più sbagliare: per avere ragione dei bianconeri, dovremo dare il 110 per cento. Anche io, dovrò essere particolarmente bravo. Non dovrò sbagliare nulla".
Il dubbio amletico di Reja sta soprattutto nel modulo, ma anche nella scelta di uno dei centrocampisti. Oltre al consolidato 4-2-3-1 (Ledesma e Brocchi a comporre la cerniera centrale, con Gonzalez e uno fra Hernanes e Bresciano sulle fasce, e Floccari dietro Zarate), il tecnico sta pensando ad un 4-4-2 speculare a quello di Delneri, con la coppia Matuzalem e Ledesma a fare da cerniera in mezzo al campo, mentre sulle fasce andrebbero Hernanes a destra e Brocchi a sinistra, sulle tracce di Krasic. Più difficile un ritorno al rombo con Brocchi, Ledesma e Matuzalem, con Hernanes dietro Floccari e Zarate.
Diverse soluzioni per affrontare il consueto 4-4-2 di Del Neri: "Lui ha una sua filosofia calcistica, vede solo una soluzione tattica. Lo conosco da tanto tempo - ha confessato - le sue squadre si chiudono bene e poi ripartono. Quest'anno è stato parecchio sfortunato per gli infortuni, ma Gigi merita un'altra chance. Per l'amore fraterno che ci lega, gli auguro di rimanere a Torino. Lo spogliatoio è dalla sua parte. Non è stato confortato dai risultati, ma rimane un ottimo tecnico e un uomo di grande spessore".
Il 12esimo uomo in campo potrebbe essere il popolo laziale, che si appresta a riempire lo stadio Olimpico (attese oltre 50 mila persone). "Non cerco rivincite con i tifosi - ha ammesso Reja - abbiamo passato anche dei momenti difficili, ma ci può stare in una stagione. Sono felice di questo entusiasmo intorno alla squadra, l'aiuto dei nostri sostenitori può essere determinante. Speriamo di regalargli il sogno Champions".
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La carica del popolo laziale, il forfait di Sculli, i tanti dubbi di Reja sul modulo da adottare contro la Juventus, ma una certezza assoluta: quella contro i bianconeri è la sfida che "Vale l'intera stagione della Lazio e che deciderà se la squadra biancoceleste andrà in Champions o meno".
"È la partita più importante del campionato - ha esordito Reja in conferenza stampa - con la Juve ci giochiamo il 90 per cento del nostro destino in Champions. Da qui alla fine dobbiamo vincerle tutte, ma è chiaro che quella con i bianconeri è determinante. Lo sarà anche per loro, però, visto che corrono ancora per l'Europa League".
Nella partita di lunedì sera il tecninco della Lazio, dovrà rinunciare a Mauri, squalificato e Sculli: "Peccato - ha aggiunto Reja - l'assenza dell'attaccante calabrese complica il mio piano tattico. Di certo, chiunque sarà chiamato in causa, darà il massimo, perchè gli stimoli sono altissimi. Le motivazioni quando affronti la Juve non mancano mai e mi auguro di vedere la migliore Lazio. Da qui alla fine non possiamo più sbagliare: per avere ragione dei bianconeri, dovremo dare il 110 per cento. Anche io, dovrò essere particolarmente bravo. Non dovrò sbagliare nulla".
Il dubbio amletico di Reja sta soprattutto nel modulo, ma anche nella scelta di uno dei centrocampisti. Oltre al consolidato 4-2-3-1 (Ledesma e Brocchi a comporre la cerniera centrale, con Gonzalez e uno fra Hernanes e Bresciano sulle fasce, e Floccari dietro Zarate), il tecnico sta pensando ad un 4-4-2 speculare a quello di Delneri, con la coppia Matuzalem e Ledesma a fare da cerniera in mezzo al campo, mentre sulle fasce andrebbero Hernanes a destra e Brocchi a sinistra, sulle tracce di Krasic. Più difficile un ritorno al rombo con Brocchi, Ledesma e Matuzalem, con Hernanes dietro Floccari e Zarate.
Diverse soluzioni per affrontare il consueto 4-4-2 di Del Neri: "Lui ha una sua filosofia calcistica, vede solo una soluzione tattica. Lo conosco da tanto tempo - ha confessato - le sue squadre si chiudono bene e poi ripartono. Quest'anno è stato parecchio sfortunato per gli infortuni, ma Gigi merita un'altra chance. Per l'amore fraterno che ci lega, gli auguro di rimanere a Torino. Lo spogliatoio è dalla sua parte. Non è stato confortato dai risultati, ma rimane un ottimo tecnico e un uomo di grande spessore".
Il 12esimo uomo in campo potrebbe essere il popolo laziale, che si appresta a riempire lo stadio Olimpico (attese oltre 50 mila persone). "Non cerco rivincite con i tifosi - ha ammesso Reja - abbiamo passato anche dei momenti difficili, ma ci può stare in una stagione. Sono felice di questo entusiasmo intorno alla squadra, l'aiuto dei nostri sostenitori può essere determinante. Speriamo di regalargli il sogno Champions".
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