Cagliari senza motivazioni: la testa è già in vacanza

Calcio
Silvestre calcia e segna. La difesa del Cagliari sta a guardare
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Svaniti i sogni di agganciare la zona Europa League, mai rischiata la retrocessione: i rossoblù, tranquilli da diverse settimane, non vincono da quattro turni. Per fortuna hanno già messo da parte i punti: altrimenti sarebbe stato un finale da incubo

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In quel comodissimo limbo che non è né Europa League né lotta per la salvezza, il Cagliari inizia a rilassarsi un po’ troppo. La quarta partita consecutiva senza vittoria (Brescia, Lecce, Fiorentina, Catania) parla chiaro: da quando i ragazzi di Donadoni hanno iniziato a giocare con la mentalità del “siamo tranquilli, tutto quello che arriverà sarà un di più”, hanno racimolato appena 2 punti, frutto di due pareggi contro squadre di bassa classifica.
Contro il Catania il calo ha portato addirittura alla sconfitta, e non è stato sfatato nemmeno il tabù del “Massimino”, dove il Cagliari perde per il quarto anno di fila (l’ultima vittoria risale al 21 gennaio 2007).

Una lotta, quella per non retrocedere, che per fortuna non ha mai sfiorato il Cagliari, perché altrimenti sarebbero stati dolori, con un simile tracollo nelle prestazioni e nei risultati. Nel girone di ritorno, vittorie stiracchiate contro Bari e Sampdoria (ma eravamo ancora a febbraio), pari contro Brescia e Lecce; il Cesena da affrontare alla prossima, il Parma all’ultima. Se non fosse stato per tutti quei punti messi in cascina, sarebbe stato un finale da incubo.

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