Berlusconi promette: "Farò altri regali costosi al Milan"

Calcio
Silvio Berlusconi a San siro, il presidente del Milan ha promesso ancora acquiisti "costosi"
Italian Prime Minister Silvio Berlusconi (C) arrives to take his seat during the serie A match AC Milan against Sampdoria, on May 1, 2011, at the San Siro stadium in Milan .  Prime Minister Silvio Berlusconi will attend a court hearing in Milan on May 2, 2011, his defence team said, as the billionaire Italian tycoon fights off multiple fraud and sex crime allegations.  AFP PHOTO / OLIVIER MORIN (Photo credit should read OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

Il presidente rossonero commenta l'operato della squadra nella stagione che sta per concludersi: "Allegri può continuare la serie dei nostri più grandi allenatori". A Pato: "Deve giocare più vicino alla porta". GUARDA LE FOTO

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Le foto: Silvio e Barbara a San Siro

"Non si deve mai parlare di scudetto prima di appuntarselo sul petto". Così Silvio Berlusconi a proposito del suo Milan, a cui basta un punto nelle ultime tre giornate per vincere il campionato. In una lunga intervista a Milan Channel, Berlusconi ha lodato Massimiliano Allegri, che "può continuare la serie di nostri grandi allenatori dopo Capello, Sacchi e Ancelotti: ha tutte le qualità tecniche e umane per ottenere grandi successi".

Il presidente del Consiglio ha spiegato di aver visto da parte della sua squadra "bel gioco sì, ma possesso di palla assolutamente no: è inammissibile dare 2-3 occasioni all'avversario negli ultimi minuti quando si vince di misura". "Servono allenamenti precisi, è un fatto di concentrazione - ha sottolineato - Soprattutto quando sopravviene la stanchezza, bisogna fare possesso di palla con volontà. Quando allenavo i miei ragazzini vincevamo tutti i tornei e a volte riuscivamo a mettere assieme anche venti passaggi di fila. Non è vero che al pubblico non piace".

"La mia famiglia ha fatto sacrifici enormi per il Milan, abbiamo speso una media di 50 milioni di euro a stagione e nell'ultima oltre 70. Ho sempre fatto regali ai tifosi del Milan e continuerò con questa costosissima abitudine", ha detto Berlusconi in tema di campagna acquisti. "Vogliamo 11 campioni in campo e 20 in rosa, non è un grande campione che fa la squadra - ha spiegato ancora il presidente del Milan -. A tutti piacciono Ronaldo e Messi, ma il calcio spagnolo è ricchissimo e ha un diverso regime fiscale. Quindi è difficile entrare in competizione con i club spagnoli per i grandi assi".

"Il Milan ha sempre avuto molti italiani in squadra, e spesso molti lombardi, perché ci tenevo molto - ha aggiunto -. E' giusto che la squadra si identifichi con il territorio, quindi cercheremo sempre di mettere in campo una formazione prevalentemente italiana".

Alexandre Pato "è già consacrato", ma Berlusconi non rinuncia a fare un richiamo all'attaccante brasiliano del Milan. "E' un grandissimo talento, deve solo mettere a posto la posizione in campo. Dentro l'area o al limite è micidiale. Il mio cruccio è che ama partire dall'ala o anche da metà campo, e sette volte su dieci lo fermano prima del limite. Io lo vedo addirittura prima punta".

Barbara Berlusconi "ha un carattere che te lo raccomando, saprà farsi valere in tutte le situazioni e rappresentare me e la nostra famiglia nel futuro del Milan". Ne è sicuro suo padre, Silvio Berlusconi, che da pochi giorni l'ha vista entrare nel consiglio d'amministrazione del club. "Ho figli belli e intelligenti, sono la cosa più importante della mia vita e sono felice che fra di loro Barbara abbia questa passione e si stia interessando attivamente alla società. Poi mi fa piacere perché anche quando sono lontano la vedo inquadrata in televisione e ci faccio bella figura perché é bellissima".

"Io non do consigli a Barbara, aspetto che me li dia lei... - ha scherzato il patron rossonero - Abbiamo parlato spesso, è chiaro che un padre trasmette la sua esperienza a sua figlia".